In prima regionale al Verdi di Gorizia l’Enrico IV con Ugo Pagliai e Paola Gassman

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[img_assist|nid=17587|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]GORIZIA - Come lacci inestricabili, le convenzioni sociali, le convenienze, imprigionano l’uomo in una commedia senza senso: ciononostante guai a ribellarsi a tali trame, guai a chi non rispetta le regole o apertamente vi si oppone… Riecheggia in tutto il teatro pirandelliano, quest’inquietante denuncia, espressa a volte con sarcasmo, altre con umana sofferenza, e chiaro segno della crisi dell’individuo contemporaneo, che il grande scrittore siciliano analizza con tanta acutezza.   Enrico IV è da questo punto di vista uno dei lavori più emblematici di Luigi Pirandello, proposto adesso da due protagonisti di grande scuola come Ugo Pagliai e Paola Gassman che approdano giovedì 12 febbraio (inizio ore 20.45) in prima regionale al Teatro comunale Giuseppe Verdi di Gorizia - nell’ambito della sezione Prosa della Stagione diretta da Walter Mramor e realizzata dal Parco Culturale del Comune di Gorizia - con questa produzione del Teatro Stabile di Verona firmata dal regista Paolo Valerio. Paura di vivere e paura di amare, il tempo che scorre, scivola via e non ti accorgi che la vita è già passata, andata, e ancora non hai iniziato a viverla, hai rimandato aspettando qualcosa o qualcuno. Questa messinscena di Enrico IV - che vive dell’apporto prezioso e fondamentale di due attori di classe come Pagliai e Gassman - vuole raccontare questo stato d’animo personale e universale. La storia di un uomo strano, forse troppo sensibile che si rifugia nella pazzia per non affrontare un mondo cinico e meschino. La storia di un uomo, che ci parla guardandoci negli occhi, dentro agli occhi, dentro al cuore. Un uomo solo che rappresenta la nostra solitudine, la paura di vivere, la paura di amare. Scritto nel 1922, Enrico IV narra la vicenda di un gentiluomo romano che prende parte a una parata a cavallo in costume: del corteo fanno parte anche la sua amata Matilde Spina e un rivale, Belcredi. Sarà proprio quest’ultimo a far disarcionare il gentiluomo che cadendo batte il capo e impazzisce: si crede Enrico IV, personaggio che impersonava durante la cavalcata. Da quel[img_assist|nid=17588|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=424] momento vive segregato dal mondo nella villa che la sorella, assecondandolo, trasforma in un ambiente consono all’imperatore tedesco. Dopo dodici anni rinsavisce ma decide di continuare a fingersi folle: Matilde è divenuta l’amante di Belcredi, la giovinezza e tanti anni di vita sono ormai perduti, vorrebbe vendetta. Quando la donna con la figlia Frida, Belcredi e un medico vengono a visitarlo, in un acceso confronto egli uccide il vecchio rivale, gesto che lo condanna a restare per sempre prigioniero della follia e della finzione. Giovedì 12 febbraio 2009, ore 20.45 Teatro Comunale Giuseppe Verdi - GORIZIA Enrico IV di Luigi Pirandello Con Ugo Pagliai e Paola Gassman regia Di Paolo Valerio   Teatro Stabile di Verona