L’opera venne rappresentata per la prima volta a Parigi, al Théâtre-Lyrique Impérial du Châtelet, il 27 aprile 1867. Il libretto, scritto in francese da Jules Barbier e Michel Carré, viene eseguito in lingua originale, ma durante la rappresentazione è possibile seguire i sopratitoli in lingua italiana.
A dirigere il Coro e l’Orchestra dell’Arena di Verona è stato chiamato Carlo Montanaro, la regia è quella di Damiano Michieletto - ripresa a Verona da Roberto Maria Pizzuto, autore anche delle coreografie -, le scene di Paolo Fantin, i costumi di Carla Teti. L’ambientazione dell’opera è stata rivisitata e resa più contemporanea; si tratta di uno spettacolo originale, che è in grado di intrigare fasce diverse di pubblico.
Corpo di Ballo e Tecnici dell’Arena di Verona, Direttrice del Corpo di Ballo, Maria Grazia Garofoli.
Ad interpretare i ruoli principali dell’opera, liberamente ispirata [img_assist|nid=27376|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=427] all’omonima tragedia di William Shakespeare sono: Maria Alejandres nei panni di Juliette, Paolo Fanale e Jean François Borras nel ruolo di Roméo, mentre Nicolò Rigano interpreta Pâris, Massimiliano Gagliardo l’amico di Roméo Mercutio, Floriana Sovilla è la nutrice Gertrude, Anicio Zorzi Giustiniani il nipote di Donna Capuleti Tybalt, Alessandro Nenci e Salvatore Schiano di Cola l’amico di Roméo Benvolio, Elena Belfiore il paggio di Roméo Stéphano.
L’allestimento è frutto di una coproduzione tra Fondazione Arena di Verona, Fondazione Gran Teatro La Fenice di Venezia e Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste.