Stagione Teatrale 2010-11
Martedì 1 febbraio 2011, ore 20:45
Roman e il suo cucciolo (Cuba and His Teddy Bear)
di Reinaldo Povod
Traduzione e adattamento: Edoardo Erba
Regia: Alessandro Gassman
Con Manrico Gammarota, Sergio Meogrossi, Giovanni Anzaldo, Matteo Taranto, Natalia Lungu, Andrea Paolotti
Scene: Gianluca Amodio
Costumi: Helga H. Williams
Musiche originali: Pivio & Aldo De Scalzi
Light design: Marco Palmieri
Videografie: Marco Schiavoni
Una produzione Società per Attori, Teatro Stabile del Veneto, Teatro Stabile d’Abruzzo
A cinque anni dal debutto di Alessandro Gassman come regista con "La forza dell'abitudine" di Thomas Bernhard, la scelta è caduta nuovamente su un testo contemporaneo che negli anni '80 ottenne un grande successo a New York e che ebbe come protagonista Robert De Niro, "Cuba & His Teddy Bear" di Reinaldo Povod, un testo coinvolgente fin dalla prima lettura per l'umanità dei suoi personaggi, per uno stile di scrittura tagliente, crudo, profondo.
La vicenda è ambientata in una periferia urbana del nostro paese, all'interno di una comunità romena, dove confluiscono personaggi di altra radice etnica. Operazione che non tradisce il testo originale americano che fa appunto coesistere personaggi di diverse razze, culture, religioni. È un dramma familiare e al tempo stesso sociale, un attualissimo sguardo sul presente che è anche un preciso richiamo a uno dei fenomeni che negli ultimi tempi più ci coinvolgono: la presenza degli immigrati nella nostra vita, presenza che ha trasformato la fisionomia delle nostre città e ha intaccato il tessuto delle nostre relazioni. Uno sguardo neutrale, non ideologico, fuori dagli schemi del razzismo o della solidarietà di maniera. La prorompente forza drammatica dell'opera si basa sul rapporto irrisolto fra un padre semianalfabeta, spacciatore di droga, nevrotico, che alterna momenti di dolcezza a esplosioni di rabbia e un figlio adolescente apparentemente schiacciato dall'autorità paterna, che vuole emanciparsi attraverso lo studio ma che nasconde al padre le sue illusorie prospettive di vita e la progressiva dipendenza dall'eroina. Un maldestro socio in affari del padre, un intellettuale tossicodipendente, un altro spacciatore e la sua giovane prostituta sono gli altri personaggi che ruotano intorno alla drammatica vicenda umana di un uomo disposto a tutto pur di far soldi per garantire al figlio un futuro diverso dal suo e di un ragazzo consapevole del fatto che il padre potrà, a suo modo, amarlo ma non riuscirà mai a capirlo.