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Sperimentato in Friuli il voto elettronico

UDINE - Domenica 25 novembre in Friuli Venezia Giulia e, in particolare, nella provincia di Udine, gli elettori di quattro comuni - Campolongo al Torre e Tapogliano, Attimis e Faedis - hanno votato la fusione delle amministrazioni e la nascita di due nuovi enti locali. La procedura referendaria nei comuni di Campolongo al Torre e Tapogliano si è svolta per la prima volta mediante il voto elettronico grazie all'accordo tra la Provincia autonoma di Trento e la Regione Friuli Venezia Giulia. La collaborazione si è concretizzata con la sottoscrizione di un accordo e la redazione di uno studio di fattibilità del voto elettronico, con valore ufficiale, in occasione dei referendum consultivi per l'istituzione di nuovi comuni (mediante fusione di più amministrazioni contigue). Il ruolo di ente capofila, responsabile del progetto, e di ente coordinatore è stato affidato alla Provincia autonoma di Trento che ha già in corso una sperimentazione avanzata del sistema di voto elettronico. Accanto alla Provincia erano presenti in Friuli i ricercatori della Fondazione Bruno Kessler e dell'Università degli Studi di Trento. Alla vigilia del referendum, il presidente della Regione, Riccardo Illy, ha visitato i seggi dei comuni della Bassa friulana: "Sono lieto di essere il primo presidente che si reca nei vostri comuni - ha esordito Illy -. Tenevo moltissimo a questa visita programmata per due occasioni straordinarie: la prima è il voto elettronico, un sistema che abbiamo la volontà di estendere ad altri referendum e più avanti anche alle consultazioni amministrative e politiche, la seconda è la fusione dei vostri comuni con la quale dimostrate di interpretare al meglio lo spirito della legge regionale del 2006 con la quale incentiviamo l'aggregazione spontanea delle piccole realtà amministrative a tutto vantaggio del risparmio di costi e del riutilizzo dei risparmi per migliorare i servizi ai cittadini". Accolto dai sindaci dei Comuni di Campolongo al Torre e Tapogliano, il presidente Riccardo Illy ha preso visione del sistema di voto elettronico predisposto dalla Provincia autonoma di Trento e dalla Fondazione Bruno Kessler: "Il voto elettronico, così come realizzato - ha sottolineato il presidente Illy, consentirà di avere praticamente in tempo reale i risultati elettorali, nel rispetto della segretezza dell'esercizio e sicurezza del trattamento dei dati". Il voto elettronico era già stato sperimentato in Friuli Venezia Giulia durante le elezioni regionali del 2003 e nella consultazione amministrativa del 2006 nel comune di Moraro, ma in parallelo con il sistema di voto tradizionale. Ieri, nei due comuni friulani, le elezioni si sono svolte completamente con il sistema elettronico. Per la cronaca hanno vinto in entrambe le consultazioni i favorevoli all'aggregazione delle amministrazioni. Ad Attimis hanno votato il 58,71% degli aventi diritto (1136 votanti su 1935 aventi diritto), mentre a Faedis ha votato il 45,/9 degli aventi diritto (1425 su 3112), per una percentuale totale di votanti pari al 50,74%. I si sono stati il 51,10% contro il 48,90% dei contrari. Sulla base dell'esito del referendum nascerà il comune di Attimis e Faedis.A Campolongo al Torre i votanti hanno raggiunto il 47,41% (320 su 675) mentre a Tapogliano il 59,21% (241 su 407 iscritti). Anche i favorevoli alla fusione tra comuni si sono imposti con l'85,47% contro il 14,53% di contrari. Dalle due amministrazioni ne nascerà una nuova, il Comune di Campolongo al Torre Tapogliano.La novità più importante, oltre alla scelta aggregativa, riguardava gli elettori che, recandosi al seggio elettorale, non hanno più trovato le tradizionali schede cartacee e le matite copiative, ma un computer col quale hanno potuto esprimere il loro voto. "La votazione - spiegano gli amministratori friulani - si è svolta senza particolari problemi e tutti hanno avuto la possibilità di esprimere, attraverso la procedura elettronica, la propria preferenza". Dopo questo risultato, la Regione Friuli Venezia Giulia porterà avanti il progetto di voto elettronico: "E' nostra intenzione estendere il sistema di voto elettronico ad altri referendum e più avanti anche alle consultazioni amministrative e politiche". La realizzazione del sistema di espressione del voto con l'impiego di strumenti elettronici, utilizzato ieri nei comuni di Campolongo al Torre e Tapogliano, scaturisce da un accordo di collaborazione attuato dalla Regione Friuli Venezia Giulia con la Provincia autonoma di Trento, e vede come partner del progetto Insiel, la Fondazione Bruno Kessler e il Dipartimento di sociologia e ricerca sociale dell'Università di Trento. La Fondazione ha sviluppato il sistema informatico, mentre l'Università ha curato l'analisi dell'impatto sociale del nuovo sistema di votazione.Il sistema elettronico di votazione è stato illustrato nelle scorse settimane alla popolazione attraverso una serie di incontri pubblici. La campagna di sensibilizzazione e informazione è stata del tutto simile a quella praticata in provincia di Trento in occasione della sperimentazione. Gli elettori hanno così potuto verificare di persona il funzionamento delle nuove macchine di voto presso le sedi municipali dei quattro comuni.L'espressione del voto, con modalità elettronica, non ha comportato particolari difficoltà. Un monitor sensibile al tocco della mano, un dispositivo ormai diffuso (lo stesso, ad esempio di quello impiegato nelle stazioni ferroviarie per la consultazione degli orari dei treni e l'acquisto dei biglietti), riproduceva la scheda di votazione e il voto, affermativo, negativo o di scheda bianca. L'espressione di voto si realizzava toccando il monitor nella posizione corrispondente.Il sistema di voto elettronico presenta indiscutibili vantaggi perché non ammette errori nell'espressione del voto e consente l'immediata disponibilità dei risultati, così come sono garantite la sicurezza e la segretezza del voto. Inoltre, gli elettori hanno dimostrato di gradire l'innovazione come risulta dai primi dati delle interviste condotte al seggio dai ricercatori dell'Università.