GORIZIA - Sabato 18 febbraio 2012 la Stagione Artistica del Teatro comunale Giuseppe Verdi porta sul palcoscenico Otello, il nuovo spettacolo firmato dal coreografo di Fabrizio Monteverde, alla guida del Balletto di Roma.
Dopo il notevolissimo successo di critica e pubblico riscosso nelle scorse stagioni dal suo Giulietta e Romeo, Monteverde torna con una nuova versione dell’Otello (su musiche di Antonin Dvoràk), in cui rivisita il testo shakespiriano lavorando soprattutto sugli snodi psicologici che determinano le dinamiche dei rapporti, quanto mai, qui, ambigui e complessi nel triangolo (mai equilatero) Otello-Desdemona-Cassio, dove i tre vertici risultano costantemente intercambiabili grazie, sì, agli intrighi di Jago, ma ancor più alle varie ‘maschere’ del ‘non detto’ con cui la Ragione combatte – spesso a sua stessa insaputa, ancor più spesso con consapevoli menzogne - il Sentimento.
Le danze di insieme lasciano scivolare in secondo piano le vicende della tragedia shakespeariana, focalizzandosi invece su relazioni umane, come l’amore, la passione e la conflittualità, analoghe al rapporto tra i due amanti. Danzatori e danzatrici si presentano in lunghi cappotti neri che, foderati di tessuto rosso, vengono rivoltati dalle ballerine come a porre in gioco la dualità uomo-donna, passione-dolore. L’ambientazione in un moderno porto di mare (un dichiarato omaggio agli sgargianti fotogrammi fassbinderiani di Querelle) chiarisce e amplia l’intuizione di base: se Otello davvero è, com’è stato sempre, un “diverso”, un outsider non tanto per il colore della pelle quanto per il suo essere straniero, ovvero qualcuno abituato ad altre regole del gioco, è anche vero che la banchina di un porto è una sorta di zona franca, un limbo dove si arriva o si attende di partire, un coacervo di diversità dove tutte le pulsioni vengono pacificamente accettate come naturali e necessarie proprio per il semplice fatto che lì, nel continuo brulicare del ricambio umano, lo straniero, il diverso, il barbaro non esistono. Precoce dramma romantico, l’Otello ben si presta alla lettura elaborata da Monteverde, dove anche l'enfasi di Dvorák trova una sua pertinente collocazione fungendo spesso da sottile contrappunto ironico all’azione dei personaggi.
In scena Otello è interpretato dal ballerino Vincenzo Carpino, Desdemone è Claudia Vecchi mentre Marco Bellone è impegnato nel ruolo di Jago.
Stagione Teatrale 2011-2012 - Danza
Sabato 18 febbraio 2012, ore 20:45
Teatro Comunale Giuseppe Verdi, via Garibaldi, 2/a - GORIZIA
Balletto di Roma
in Otello
coreografia Fabrizio Monteverde
musiche Antonin Dvoràk
costumi Santi Rinciari
light designer Emanuele De Maria
direzione artistica Walter Zappolini
con Vincenzo Carpino - Otello, Claudia Vecchi - Desdemona, Marco Bellone - Jago
Biglietti: prevendite presso la Biglietteria del Teatro Verdi in via Garibaldi 2/a (tel. 0481.383602), con orario dalle 10.0 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00.
Info Biglietteria del Teatro
Tel. 0481-383327
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