UDINE - Sabato 3 dicembre, alle ore 21, per la stagione Akrópolis. 12 del Teatro Club - Percorsi Teatri a Km0, approda anche al Palamostre di Udine lo spettacolo Il viaggio di Caterina, prodotto dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, in questi giorni in tournèe regionale anche per il circuito Ert.
Spettacolo da non perdere, sia perché raccoglie una compagine di bravi attori (Francesco Migliaccio, Ester Galazzi, Elena Husu, Lara Komar, insieme ai friulani Paolo Fagiolo e Maria Ariis), sia perché, grazie alla drammaturgia di Sabrina Morena e Franco Però, quest’ultimo anche regista, si concentra intorno ad un minuto episodio di vita locale, che insieme risulta capace di offrire spunti di riflessioni anche sulla storia grande e sui suoi risvolti storici, sociali o semplicemente umani.
Sulla traccia del romanzo Il baule di Giovanna di Diana De Rosa, così è per la piccola e umile storia di Caterina Bainat, una giovane e bella cameriera di Cormòns, mandata a lavorare quindicenne, al bivio tra il Friuli “regnicolo” e la Trieste asburgica, dove subisce le prime violenze che mineranno la sua semplice voglia di vivere. La ragazza appartiene all’universo delle creature provenienti dal basso, pronte a impegnarsi nei lavori più dimessi per migliorare il proprio stato e, dunque, attratte dalle possibilità e dalle prospettive che la grande città e il suo benessere possono rappresentare. Ma a Trieste l’illusa Caterina partorisce un figlio da nubile e patisce la drammatica indecisione del fidanzato, che vorrebbe sposarla e sistemarne la posizione, ma sembra non risolversi a farlo. Da lì il precipitare della tragedia: l’esito tragico della morte della creatura “bastarda” e poi, durante il processo, l’accusa alla giovane di aver ucciso la sua bambina. Uno spaccato di dolente umanità femminile ferita, che in questo spettacolo serve a far rivivere anche tutto un ambiente popolare, il quartiere posto in una delle vie centrali della città, via del Torrente, dove convivono in sub-subaffitto cameriere, cuoche, facchini e tante figure dedite all’arte dell’arrangiarsi, talora al confine del lecito.
La vicenda, rivissuta attraverso flashback, si conclude in modo sorprendentemente drammatico e soprattutto guarda alla storia del nostro territorio dal punto di vista insolito degli umiliati e offesi, specie sul fronte del patire femminile. Ne viene tratteggiato un affresco diverso e per molti versi nuovo e cupo anche della Trieste di fine Ottocento, qui sottratta allo stereotipo corrente che ama descriverla come il fiore all’occhiello dell’Impero, con le sue fiorenti imprese commerciali e industriali, il suo porto in continuo movimento, la sua ricca vivacità borghese. In questa scena è invece una metropoli delle illusioni perdute e della sofferenza che Franco Però aveva già indagato in un precedente spettacolo di scavo storico, “Alexandria”, sull’emigrazione femminile fin de siècle in Egitto, e che ora prosegue con più accentuata indignazione tragica.
Stagione Teatrale 2011-2012 - Akròpolis 12 - percorsi di teatro civile
Sabato 3 dicembre 2011, ore 21:00
Teatro Palamostre, Piazzale Diacono 21 - UDINE
Il viaggio di Caterina
di Sabrina Morena e Franco Però
liberamente tratto da Il Baule di Giovanna di Diana De Rosa
con Francesco Migliaccio
e Maria Ariis, Paolo Fagiolo, Ester Galazzi Elena Husu Lara Komar
regia Franco Però
scene e costumi Andrea Stanisci
luci di Alessandro Macorigh
una produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
Info: Biglietteria Teatro Palamostre
tel. 0432 506925
Teatro Club Udine
Tel. 0432.507953