Marostica (VI) - Mercoledì 25 luglio 2012, Natalino Balasso porta in scena L’idiota di Galilea, un suggestivo racconto tra favola e mito a cui farà da sfondo il giardino della chiesa di San Vito di Marostica. Con la sua inconfondibile ironia surreale e pungente, Balasso sceglie di narrare la storia di un Maestro e dei suoi discepoli attraverso lo sguardo di un idiota, aiutante di un falegname in Palestina.
Fino a pochi secoli fa la scrittura era prerogativa di una classe ricca e privilegiata. Le sacre scritture potevano essere lette e comprese da un numero irrisorio di persone. L’interpretazione del messaggio divino rimaneva così nelle avide mani di una minoranza facoltosa. E gli umili? I semplici? Non c’era alternativa, dovevano fidarsi, allo stesso modo in cui dovevano fidarsi delle leggi che, si diceva, erano fatte proprio a loro difesa.
Anche quando arrivò una buona novella che parlava di liberazione, subito al racconto tramandato si sostituirono testi scritti e ufficiali. Accadde così che proprio gli schiavi, i diseredati, gli ultimi della terra, proprio quelli a cui era rivolta la parola di speranza del messaggio cristiano, erano in realtà tagliati fuori dalla comprensione di quel messaggio. E hanno dovuto farselo raccontare dai loro padroni, dai loro sfruttatori, dai loro oppressori. Ma cosa poteva capire di quel messaggio chi aveva occhi per vedere, orecchie per intendere ma non aveva ricevuto dal cielo un cervello per mettere insieme le cose? Cosa potevano raccontare quelle scritture a un idiota?
In una narrazione che evoca anche attraverso i pochi oggetti di lavoro presenti sulla scena un ampio ventaglio di suggestioni che comprende vangeli gnostici, apocrifi, scritti filosofici dell’ambiente greco-romano e pure invenzioni favolistiche, Balasso ci offre lo sguardo, l’incomprensione del mondo di un idiota, un personaggio che non ha nulla dell’eroe, nulla di tragico, non ha nemmeno un nome, dato che tutti lo chiamano “idiota”. I dodici apostoli gli intimano di tenersi a distanza, di smetterla di rivolgere loro quelle stupide assillanti domande.
Un atteggiamento di vuoto snobismo quando in realtà agli occhi di un sempliciotto, che fonda le sue certezze sui gesti quotidiani e su quel poco che è capace di fare, forse il messaggio cristiano riusciva ad arrivare in modo più diretto che ad altri. Eppure la sua umile filosofia prêt-à-porter viene derisa dalle persone, dagli apostoli, dai suoi familiari perché lui in fondo è solo un idiota.
Balasso riesce a cambiare velocemente ruoli e interpretare personaggi diversi come sa usare differenti stili di recitazione e differenti voci con grande naturalezza, fa ridere ma fa soprattutto riflettere. Fa pensare che forse i messaggi che ci vengono (e che ci sono stati) proposti come giusti e universali, vanno interpretati un po' meglio prima di essere dati come ovvii.
Operaestate Festival Veneto 2012
Mercoledì 25 luglio 2012, ore 21:20
Giardino Chiesetta di San Vito - Marostica (VI)
L’idiota di Galilea
scritto e interpretato da Natalino Balasso
regia Stefania Felicioli
Biglietti: Intero: €15.00 Ridotto: €13.00
In caso di maltempo lo spettacolo si svolgerà presso la Sala da Ponte di Bassano del Grappa
Info: Biglietteria del Festival
tel. 0424.524214 – 0424 519811
Numero Verde: 800 99 11 06