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Rocco Papaleo e il teatro di Eduardo chiudono la Stagione del Teatro Comunale di Monfalcone

Foyer

Monfalcone (GO) - Sarà Rocco Papaleo, protagonista della scena teatrale e soprattutto cinematografica italiana, a chiudere, martedì 19 e mercoledì 20 aprile, il cartellone di prosa e la Stagione 2010-2011 del Teatro Comunale di Monfalcone.

A Rocco Papaleo, affiancato dal bravissimo Giovanni Esposito, è affidato il compito di dare vita a Eduardo: più unico che raro!, lo spettacolo che il regista Giancarlo Sepe ha tratto dagli atti unici del grande Eduardo De Filippo.
Prodotto dalla compagnia Gli Ipocriti, lo spettacolo vede in scena, accanto a Papaleo ed Esposito, a restituire l’intensa e divertente umanità del mondo di Eduardo, una vivace compagnia di ottimi attori: Pino Tufillaro, Angela De Matteo, Elisabetta D’Acunzo, Antonio Marfella, Giampiero Schiano, Antonio Spadaro e Simone Spirito.
Eduardo: più unico che raro! non è una delle commedie del grande drammaturgo napoletano ma una sorta di collage di opere scritte nell’arco di un decennio a partire dal 1928, anno in cui De Filippo decise di mettersi in proprio e creare una compagnia con i fratelli Peppino e Titina. Sono quattro brevi pièce (Il dono di Natale, Filosoficamente, Pericolosamente, La voce del padrone) che sembrano appunti scritti velocemente, dopo aver assistito ad un curioso accidente, ad un fatto familiare, a inverosimili cronache di storie ridicole riportate su colorite gazzette locali. Uno spettacolo in cui si ride molto ma anche si medita, sulle piccole ma universali tragedie quotidiane, fatte di niente e di tutto.

Ad animare le storie sono personaggi fra i più diversi, surreali, focosi e poetici. E in effetti tutti i protagonisti delle opere più importanti di Eduardo hanno nei suoi atti unici la loro radice emotiva, i loro pensieri inconfessabili, le loro perversioni.
I protagonisti de Il dono di Natale (1932) sono due novelli sposi che, il 22 dicembre, prendono in affitto una misera camera presso una famiglia per trascorrervi la luna di miele; Attilio vorrebbe regalare alla moglie dei pettini per raccogliere i capelli mentre Emilia vorrebbe ricambiare con una catenina d’oro per l’orologio da taschino ma i loro grandi sacrifici non saranno sufficienti. 
In Filosoficamente (1928) Gaetano Piscopo, impiegato dalle modeste condizioni economiche, organizza una festa in casa per far conoscere alle due figlie, in età da marito, i loro spasimanti. Peccato che i due abbiano qualche difetto...
Dorotea è invece la protagonista di Pericolosamente (1938), una brava donna ma dal carattere impossibile, che secondo il marito Arturo può essere domata soltanto a colpi di pistola. L’arma di cui si serve Arturo è caricata a salve ma Dorotea non lo sa e ogni volta crede di dovere la propria salvezza a un miracolo.
L’ultimo atto unico messo in scena è La voce del padrone (1932), che racconta il travagliato tentativo di effettuare, in una sala d’incisione, la registrazione della canzone Adduormete cu’mme. Arrivano, uno dopo l’altro, il tecnico, il direttore della sala, il maestro Scardeca, il violinista Attilio, la cantante Fiammetta Flambò, il trombonista Camillo, il maestro di clarino Nicola, il batterista Vincenzo, la cantante Clara. L’orchestra è al gran completo, pronta per l’incisione...
Scrive Giancarlo Sepe nelle note di regia: per un napoletano la lettura degli atti unici è come un affaccio su di una viuzza piena zeppa di persone che s’incontrano, si parlano addosso, si amano e si spiano, persone che cantano e si disperano, mentre la vita scorre dando l’impressione di non aver bisogno di esseri così comuni e così vittime di quelle piccole tragedie quotidiane fatte di niente e di tutto. Beckett scrive ‘non c’è nulla di più comico dell’infelicità’. Penso che, specie negli atti unici, Eduardo e Beckett parlino la stessa lingua.

Stagione Teatrale 2010-2011

Martedì 19 e mercoledì 20 aprile 2011, ore 20:45

Teatro Comunale, Corso del Popolo, 20 - Monfalcone (GO)

Eduardo: più unico che raro!

Il dono di Natale, Filosoficamente, Pericolosamente, La voce del padrone
Quattro atti unici di Eduardo De Filippo
regia di Giancarlo Sepe
con Rocco Papaleo
e con Giovanni Esposito, Pino Tufillaro, Antonio Marfella, Giampiero Schiano, Antonio Spadaro, Simone Spirito
Compagnia Gli Ipocriti

Biglietti: platea da 16 € a 22 €, galleria da 13 € a 18 €

Info: Biglietteria del Teatro

tel. 0481 790 470

www.teatromonfalcone.it