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Tra classicità e musica contemporanea il recital di Emanuele Arciuli alla Fazioli Concert Hall

Classica
[img_assist|nid=18705|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]Sacile (PN) - Il prossimo appuntamento alla Fazioli Concert Hall, in programma per mercoledì 11 marzo, proporrà - nella raffinata interpretazione del pianista barese Emanuele Arciuli un programma estremamente eclettico che permetterà al pubblico di conoscere alcuni momenti della letteratura pianistica del Novecento, ancor oggi poco frequentata in sede concertistica, ed alcune pagine poco note ma di grande interesse del catalogo di Franz Jospeh Haydn, Ludwig van Beethoven e Robert Schumann. Nel pianismo di Emanuele Arciuli, la curiosità intellettuale si coniuga con la lucida autorevolezza dell'approccio strumentale. Titolare della cattedra di pianoforte principale al Conservatorio di Bari e più volte professore ospite presso la Princeton University, la Miami University e all'University of Cincinnati, Arciuli si esibisce tra Europa e Stati Uniti sia in recital solistici che a fianco delle maggiori orchestre. La sua attività, intessuta tra concertismo, didattica e ricerca musicologica, si distingue per la particolare attenzione alla musica contemporanea e l'instancabile collaborazione con numerosi compositori italiani e statunitensi, che sfocia in un'appassionata esplorazione di territori sperimentali (basti pensare alle Round Midnight Variations in omaggio a Thelonious Monk, scritte per lui nel 2001 da venti compositori diversi, tra i quali il jazzista Uri Caine). Una rara versatilità gli permette di spaziare dal Classicismo viennese al Novecento storico (sua l'incisione dell'opera pianistica integrale di Berg e Webern per Stradivarius), come testimoniato dal programma del recital con cui si presenterà alla Fazioli Concert Hall. Emanuele Arciuli, per il pubblico di Sacile, scorrerà pagine di[img_assist|nid=18706|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=524] Ludwig van Beethoven (le Variazioni op. 34 del 1802, momento di capitale importanza nella storia del genere), Robert Schumann (il poco eseguito Concerto senza orchestra in fa minore op. 14) e Franz Joseph Haydn (le Variazioni in fa minore del 1793, una delle opere pianistiche di maggior interesse del suo catalogo), affrontando in più un trittico di autori che hanno esercitato un ruolo di primo piano nella storia della musica della seconda metà del Novecento: Morton Feldman, maestro nell'uso di contrapposizioni dinamiche e pattern ripetitivi, John Adams, considerato come uno degli esponenti del "minimalismo" e John Cage, della cui produzione, spesso provocatoria, si esalterà il lato più onirico e meditativo. Mercoledì 11 marzo 2009, ore 20:45 Fazioli Concert Hall - Sacile (PN) Emanuele Arciuli pianoforte esegue Ludwig Van Beethoven, Sei variazioni sopra un tema originale, Op. 34 Morton Feldman, Intermission VI Robert Schumann,Concerto senza orchestra, Op. 14 - Allegro brillante - Quasi variazioni: Andantine di Clara Wieck - Prestissimo possibile Franz Joseph Haydn, Variationen f-moll (un piccolo divertimento), Hob XVII:6 John Cage, In a Landscape John Adams, Phrygian Gates A dare al pubblico qualche utile indicazione sul programma sarà lo stesso Emanuele Arciuli Info: Tel. 0434 72576 Int. 3 concert@fazioli.com