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Un applauso a ScenAperta

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[img_assist|nid=7445|title=|desc=|link=none|align=left|width=300|height=300]UDINE - Non un trust o un cartello, ma l’inizio di un progetto iniziato da cinque consolidate realtà cittadine e al quale ci auguriamo aderiscano altri soggetti perché non vogliamo escludere nessuno. Ci tiene a rassicurare quanti potrebbero sentirsi chiamati fuori, Angela Felice, portavoce di ScenAperta, la nuova cordata di associazioni del mondo del teatro e della musica udinese.
La nuova cordata, presentata giovedì 21 giugno in una conferenza stampa a Palazzo Morpurgo a Udine, sarà formata dall’Associazione Amici della Musica, Css – Teatro Stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe, Associazione Culturale Euritmica e dal Teatro Club Udine.

È un accordo della e per la città – ha esordito il vice sindaco del capoluogo friulano, Vincenzo Martines – e il fatto che le principali realtà culturali della città si siano accordate per dare vita a questo progetto, non può che essere visto come un fatto positivo e di cui andare fieri.

ScenAperta, infatti, si configura come un’ATI, associazione temporanea d’impresa, tra operatori della cultura e dello spettacolo già attivi da anni e si prefigge l’obiettivo di integrare, razionalizzandole e nel rispetto dell’autonomia di ciascuno, le singole progettualità all’interno di un unico cartellone, il cui programma verrà presentato ufficialmente a metà luglio. Sede e cuore pulsante di questo progetto sarà il Teatro Palamostre, da poco restituito alla città dopo i lavori di restauro, e che sarà il contenitore principale delle attività che i cinque proporranno assieme, anche se, ovviamente, non sarà l’unico spazio ad essere utilizzato visto il gran numero di spettacoli proposti.

L’originalità e l’importanza – ha spiegato il presidente del CSS, Alberto Bevilacqua – si allinea con simili esperienze già sperimentate con successo in altre città come Milano, Torino e Reggio Emilia. Sul fronte dell’amministrazione comunale, da parte dell’assessore alla Cultura, Gianna Malisani, traspare grande soddisfazione per l’accordo raggiunto, seppur dopo un difficile percorso durato due anni, tra i cinque soggetti.
Il Comune – ha assicurato la Malisani – manterrà in gestione il Palamostre e lo affiderà a ScenAperta nelle date che serviranno per presentare le varie iniziative. È senza dubbio un salto di qualità per la città di Udineha proseguito –, perché in questo modo si riuscirà a proporre un cartellone di iniziative, negli ultimi anni sempre più ricco, i cui appuntamenti non si sovrapporranno più l’uno con l’altro.
La cordata dei cinque ha costituito l’ATI inizialmente per un anno definito di “sperimentazione” e al quale il Comune ha concesso un contributo di 40 mila euro.
Se poi tutto andrà bene come speriamo – ha assicurato Angela Felice –, si potrà pensare ad un “impegno” più definitivo. Sul versante musicale l’Associazione Amici della Musica, per voce della sua presidente Pina Raso, si occuperà del programma di musica colta, mentre Giancarlo Vellisig, per Euritmica, ha assicurato che grande attenzione verrà posta verso la musica contemporanea, jazz, rock, della canzone d’autore e di nuove e più recenti tendenze. Non solo cartelloni di spettacoli e musica, ma grande attenzione è stata volutamente data alle giovani generazioni, terreno in cui si muove da anni l’Accademia Nico Pepe, che per missione si occupa della formazione teatrale.
SceAperta – ha spiegato il direttore della Pepe, Claudio de Maglio – , si propone, infatti, di dare spazio ai giovani e s’impegnerà a promuovere collegamenti e dialoghi proficui tra l’Accademia ed enti teatrali del territorio. Non mancherà nel cartellone, assicurano i cinque, nemmeno la danza, attualmente già proposta dal CSS con il Balletto Civile di Michela Lucenti.
Una sfida complessa, dunque, ma che, almeno nelle intenzioni e nello spirito di tutti i partecipanti è ricca dell’entusiasmo tipico di ogni debutto.