UDINE - Uno stesso programma informatico di catalogazione tra le dodici sedi comunali aderenti al nuovo “Sistema bibliotecario dell’hinterland udinese”. Un’opportunità per offrire a tutti gli utenti un solo, grande, catalogo che “descriva” in modo uniforme tutto il consistente patrimonio librario, oltre 500 mila titoli, conservato in tutte le strutture che hanno aderito all’inizio dell’anno al progetto.
Partirà a breve questa prima rivoluzione “infrastrutturale”, decisa qualche giorno fa nel corso della riunione di tutti i responsabili dell’iniziativa, che vede la biblioteca civica “Joppi” di Udine nel ruolo di capofila, davanti alle altre sedi di Manzano, Martignacco, Pasian di Prato, Pavia di Udine, Pozzuolo, Pradamano, San Giovanni al Natisone, Santa Maria la Longa, Tarcento, Tavagnacco e Tricesimo.
Il comitato, presieduto dall’assessore alla cultura del Comune di Pavia e coordinato dal direttore della “Joppi”, Romano Vecchiet, ha infatti stabilito i criteri con cui ripartire il finanziamento regionale 2010 di 65 mila euro. La conferenza del Sistema ha deciso di mantenere per i progetti di interesse generale, ovvero il passaggio per tutte le biblioteche al medesimo programma informatico di catalogazione più evoluto, il 30% dell’importo, e di ripartire per l’acquisto di libri e altre attrezzature il restante 70%, che andrà direttamente a rimpinguare le casse dei singoli comuni alla voce “biblioteca”.
Non mancheranno iniziative culturali collegate tra le varie biblioteche, che avranno il compito di far meglio circolare le attività più interessanti e creare un collante culturale fra le diverse realtà bibliotecarie.
Ma, come detto, il primo e importante passo sarà di garantire uniformità al sistema di catalogazione, offrendo a chiunque abiti in uno dei dodici comuni del sistema, analoghe opportunità di informazione e apprendimento.
Lo scopo dell’intera iniziativa, che ha potuto contare su un finanziamento regionale maggiore rispetto all’anno scorso (caso unico in Friuli Venezia Giulia) di far meglio sentire la voce delle biblioteche su tutto il territorio, lavorando come se si fosse in presenza di un’unica biblioteca, con un bacino d’utenza quasi doppio rispetto a Udine. Dodici biblioteche che, pur preservando le specificità di ciascuna, sono dotate delle stesse regole di funzionamento e con specializzazioni più marcate nelle singole strutture, mettendo in sinergia le forze di ciascuna, razionalizzando e semplificando tante procedure e dando la possibilità di raggiungere per tutte le biblioteche aderenti analoghi standard di funzionamento. Uno degli obiettivi finali del progetto, poi, sarà anche la creazione di una tessera unica, valida per tutto il territorio dell’hinterland, con la quale poter prendere in prestito un qualsiasi libro, cd o dvd.