[img_assist|nid=9098|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]Indossa una camicetta rosa e comunica con un’espressione dolce e decisa, incorniciata da una svolazzante coda di cavallo. La chiameremo Anna. Un nome di fantasia, utilizzato più per tutelare le ragazzine che si avvicinano alla disciplina sportiva del calcio, le loro famiglie e i vari ds, dg, allenatori e presidenti che la sua vera identità di ragazza omosessuale.