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Ai confini del Paradiso Perduto

Sipario

[img_assist|nid=10134|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]UDINE - La bambina dei “no” si muove lenta e agonizzante dentro il cubo di plexiglas. Squilibrata, arenata, incorreggibile, ingrassata, scaraventata lontano dal mondo. Schiacciata dall’inadeguatezza, dalla sintonia distorta nelle relazioni con l’altro, dall’amore impossibile da afferrare.

Questo il paradiso perduto di Sarah Kane, una delle artiste che ha scritto alcune delle pagine più radicali ed estreme della storia teatrale contemporanea, morta suicida a soli 28 anni. Rita Maffei dedica a questa autrice, con la performance titolata 4:48, l’episodio n. 1 delle 6 dimensioni teatrali innovative previste da Paradiso perduto. Dopo La cacciata, il prologo delle sei storie andato in scena a inizio ottobre, si entra dentro le esistenze dei personaggi. Una ad una, una dopo l’altra, con l’introspezione e la riflessione che richiedono per poter fissare i pensieri e portare a casa sensazioni e comprensioni nuove. Gli spettatori, pochi pochissimi e con ingresso su prenotazione, fanno parte dello stage, partecipano e, seguendo il filo sottile e resistente della suspense proseguono il loro percorso nella scoperta degli altri paradisi perduti.

Secondo episodio: L’audizione. Ritratto a tinte forti e veritiere del desiderio di apparire per essere dei tempi moderni. Rita Maffei e Hc Capitale Umano raccontano quanto l’occhio della telecamera non sia più indiscreto ma abbia libero accesso a tutto, ai sentimenti, alle parti più recondite della personalità, alla privacy e, persino, al cuore. Un cuore pulito che non sporca perché duro e compatto, privo di sentimenti. Che batte solo per il Grande Fratello che condensa successo e il desiderio di essere qualcuno in un mondo di nessuno. Il riferimento di questo[img_assist|nid=10135|title=|desc=|link=none|align=right|width=525|height=640] episodio sono le pagine dell’opera del drammaturgo tedesco Heiner Muller, perfetto interprete delle contraddizioni vissute dall’uomo contemporaneo che vive in un mondo dove la violenza si confonde con la morte, il nulla col niente, l’intelligenza e i sentimenti sono astratti e lontani.

Paradiso perduto riesce a trasmettere in modo originale, con interpretazione, testi e gestualità, connotazioni emblematiche legate a problemi, desideri e realtà di vite vissute. Storie. Di persone alla ricerca dei propri paradisi perduti, contenuti in preziosi scrigni ormai alla deriva nel mare della propria esistenza.

Paradiso perduto proseguirà al teatro San Giorgio di Udine dal 6 al 14 novembre con gli episodi 3 e 4, Revolt e Second life; dal 24 al 29 novembre con gli episodi 5 e 6, La cagna e Il paradiso perduto. Il riepilogo finale di tutti e sei gli episodi, in calendario il 30 novembre, 1 e 2 dicembre, consentiranno al pubblico di recuperare la visione di episodi non seguiti precedentemente.

Info e prevendite ScenAperta: Udine, teatro Palamostre, piazzale Diacono 21. Tel. 0432 506925, biglietteria@cssudine.it. www.cssudine.it

 

Immagini e proiezioni Luigina Tusini