[img_assist|nid=11762|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]TRIESTE - Si apre giovedì 17 gennaio alle 19.30 la 19a edizione di
Trieste Film Festival: attesi per la per la prima giornata due eventi speciali: in prima assoluta il documentario di Conversano e Grignaffini
Il mare in una stanza, interamente dedicato a Trieste. protagonista d’eccezione, lo scrittore Mauro Covacich. A seguire la prima italiana dell’ultimo film del Premio Oscar Jiri Menzel
Ho servito il re d’inghlterra.
Ad aprire il Festival è l’ultimo lavoro della “storica” coppia di documentaristi Francesco Conversano e Nenè Grignaffini che presenteranno in prima assoluta
Il mare in una stanza: il cortometraggio - ispirato al racconto di Mauro Covacich
Trieste sottosopra - racconta Trieste attraverso le parole e lo sguardo dello scrittore, protagonista e voce narrante del cortometraggio.
Un’occasione davvero unica per poter gustare questo “mini-film” di venti minuti dove lo scrittore percorre la sua città natale mantenendo al centro del film il tema del mare. Trieste, città di confine, città mitteleuropea, città di letterature e soprattutto città di mare viene rivisitata da Covacich attraverso una serie di percorsi geografici e personali. Piazza dell’Unità, forse l’unica Piazza al mondo che
si affaccia sul mare, le Rive e i Palazzi asburgici,[img_assist|nid=11763|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=428] Barcola, una linea di cemento, trampolino su cui i triestini ogni giorno e in ogni stagione prendono il sole e fanno il bagno, gli stabilimenti balneari Ausonia, il castello di Miramare, le strade e le piazze dove passeggiavano i grandi della letteratura del secolo scorso come Umberto Saba, Italo Svevo e James Joyce. Un film che testimonia come oggi la città di Trieste, pur conservando l’eredità asburgica, sia anche una città moderna in cui ‘Sissi non è più Romy Schneider ma una ragazza dei nostri giorni, una ragazza, tatuata e col piercing’. Soprattutto una città in cui il mare è parte importante della quotidianità, un elemento sempre presente nella vita degli abitanti di Trieste, un lato della stanza, visibile o invisibile. Il mare,
che sai sempre dov’è anche se non lo vedi.
... Questa ossessione – spiegano gli autori Conversano e Grignaffini -
che è parte dell’essere triestino, è stata la più forte suggestione che lo scrittore Mauro Covacich ci ha trasmesso.
Ulteriore evento speciale della serata inaugurale è la prima italiana dell’ultimo film del maestro del cinema ceco, il Premio Oscar Ji?i Menzel, H
o servito il re d’inghlterra, tratto dal capolavoro dello scrittore ceco Bohumil Hrabal, che nella sua vita ha visto spesso l’intrecciarsi di rapporti tra la sua creazione letteraria e il cinema. Ancora una volta l’amico Menzel – il grande cineasta che ha firmato numerosi film su sceneggiature di Hrabal, tra cui il capolavoro
Treni strettamente sorvegliati – si è cimentato nella realizzazione di un film tratto dalla penna di questo grande narratore del Novecento, scegliendo quello che viene unanimemente considerato il suo romanzo più noto e significativo. Menzel, che sarà presente in sala per la proiezione, incontrerà la stampa e il pubblico venerdì 18 alle 10.30 all’Hotel Urban.
Il film narra la parodistica ascesa – e successiva caduta – di un apprendista cameriere nella Cecoslovacchia della prima metà del secolo scorso. Jan Dite vuole diventare milionario, e [img_assist|nid=11764|title=|desc=|link=none|align=left|width=428|height=640]sa come farlo: ascoltando e osservando ogni cosa, per poi usarla al momento giusto. Decide così di lasciare la piccola cittadina situata vicino al confine ceco-tedesco e il pub dove lavora per un posto in un lussuoso albergo vicino a Praga, dove incontra il meglio dell’alta società cecoslovacca degli anni ’30.
Nella prima giornata di festival saranno anche inaugurate due, ulteriori sezioni che vanno a comporre l’articolato programma di quest’anno: alle 22:30, sempre in sala Excelsior, saranno presentati un corto e un lungometraggio (
Tisza – Öszi vázlatok e
Sodrásban) di uno dei massimi maestri del cinema ungherese, il regista István Gaál, che il festival ricorda a pochi mesi dalla scomparsa con l’ampia monografia
Radici, curata da Paolo Vecchi e Judith Pinter. Di Gaál sarà presentata non solo l’ampia produzione come regista ma anche la sua pluripremiata attività di fotografo (una sua mostra è allestita al cinema Excelsior).
In Sala Azzurra alle 20:30 primo appuntamento con la sezione
Girotondo. Arthur Schnitzler e il cinema: la rassegna (che prende ironicamente a prestito il titolo da uno dei testi teatrali più celebri di Schnitzler) è la prima, in Italia, espressamente dedicata alla ricchezza del rapporto che lega lo scrittore viennese al cinema. In programma
Liebelei (Amanti folli) di Max Ophuls.
A seguire in programma il film
Razsledvane (Indagine), di Iglika Trifonova: film che approda a
Trieste dal Cottbus film festival.
Dal 17 al 24 gennaio 2008
Cinema Excelsior, Cinema Ariston, Teatro Miela - TRIESTE
Trieste Film Festival - 19a edizione
Giovedì 17 gennaio 2008
Il programma
Sala Excelsior
Ore 19:30
apertura della 19a edizione del TFF
eventi speciali
Il mare in una stanza
di Francesco Conversano, Nene Grignaffini
(Italia, 2007, HD, 18’)
v.o. italiana eng. subt.
anteprima assoluta
Obsluhoval Jsem Anglického Krále (Ho servito il Re d’Inghilterra)
di Ji?í Menzel
(Rep. Ceca/Slovacchia, 2006, 35mm, 118’)
v.o. ceca-tedesca sott. it./eng. subt.
anteprima italiana
Ore 22:30
radici. il cinema di istván gaál
Tisza - ?szi Vázlatok (Tisza - Schizzi d’autunno)
(Ungheria, 1962, 35mm, 17’)
senza dialoghi
Sodrásban (Nella corrente)
(Ungheria, 1963, 35mm, 84’)
v.o. ungherese sott. it./eng. subt.
Sala Excelsior
Ore 20:30
girotondo. schnitzler e il cinema
Liebelei (Amanti folli)
di Max Ophuls
(Germania, 1932, 35 mm, 79’)
v.o. tedesca sott. it./eng. subt.
Ore 22:30
il cottbus film festival a trieste
Razsledvane (Indagine)
di Iglika Trifonova
(Bul/Paesi Bassi/Ger, 2006, 35mm, 104’)
v.o. bulgara sott. it./eng. subt..
Info:
www.triestefilmfestival.it