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André De La Roche e il Balletto di Roma con Don Chisciotte a Vittorio Veneto

Pas des deux
[img_assist|nid=12266|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]Vittorio Veneto (TV) - Mercoledì 20 febbraio alle ore 20.45, al Teatro Lorenzo Da Ponte di Vittorio Veneto, il Balletto di Roma con André De La Roche porterà sulla scena Don Chisciotte, un personaggio bizzarro e grottesco ma anche un cavaliere fantastico, simbolo dell’universo maschile e del pensiero immaginifico. Poeta del vivere, Don Chisciotte rappresenta un agire che la virilità stenta a recuperare ed interpreta la vita di tutti i giorni con la sua forza di uomo-bambino. Lo spettacolo non mancherà di suscitare grande ammirazione nel pubblico, non solo per l’interpretazione del ballerino di origine corso-vietnamita, considerato uno dei migliori del mondo e conosciuto dal grande pubblico anche per la partecipazione a spettacoli televisivi di intrattenimento, ma anche per la scenografia molto elaborata, e per le particolarissime coreografie di Milena Zullo, originate da un attento studio del balletto contemporaneo e da una sperimentazione che, con una completa padronanza delle tecniche moderne, abbina passi di danza classica ad alcune posizioni jazz, alle suggestioni del tango. Ho voluto mettere a fuoco quanto più mi ha suggestionato di questo personaggio, facendone un racconto che lasciasse ai margini le vicende note, patrimonio di una comune memoria collettiva, per concentrarmi invece sull’aspetto emotivo legato alla ricca capacità immaginifica del Cavaliere. Le vicende o meglio le sue imprese sono tratteggiate, e più che raccontare fatti, rivelano la forza di uno spirito, quello di Don Chisciotte e del suo fido compagno Sancio, il suo alter ego, legati a doppio filo nell’intraprendere un viaggio irreale e reale insieme. Dentro la scatola magica, fatta di colori fantastici e cangianti, Don Chisciotte, con il suo pensiero volitivo, anima la realtà trasformandola nella bellezza e nella poesia dei valori più nobili, quelli del mondo cavalleresco in cui crede. Fino a che la realtà svestita di colore, spogliata dalla necessità di essere se stessa, ponendo ai margini la Fantasia, finisce per avere il sopravvento. Nella seconda parte dell’opera, la realtà che aveva assistito incredula, colta di sorpresa da cotanta forza immaginifica, finisce per deridere quest’uomo puro, come incapace di vedere ciò che è, credendo ciecamente a ciò che sente. Tale nuova cornice cruda, privata di poesia, farà morire Don Chisciotte, per liberare il mito, nell’esigenza fortunata che possiede la stessa realtà di nobilitarsi. Tale mito è fatto sì di puro idealismo e del perseguimento di esso, ma anche a mio parere di tutti quegli ingredienti contenuti nel maschile come la forza dell’immaginazione, il coraggio di cimentarsi nella lotta[img_assist|nid=12267|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=424] con e contro se stessi ed altro da sé; una lotta che non teme la fisicità, ma la persegue come unica lotta possibile. Ed è ancora il valore della solidarietà l’omaggio che si vuole fare alla donna-madonna, purificata nella poesia di un pensiero. Tutto questo e mille altre sfumature legate all’universo della fantasia di cui è portavoce rendono Don Chisciotte, per me, il Cavaliere della Fantasia ed ancora più concretamente il perduto paradigma del maschile (Milena Zullo). André De La Roche, di origine corso-vietnamita e adozione americana, a soli 8 anni entra a far parte della Los Angeles Civic Light Opera nel cast di The King and I. Successivamente vince una borsa di studio triennale di danza classica all’American School of Dance di Los Angeles. A 18 anni è ballerino nel musical How to succed in business e in molti altri spettacoli musicali della TV americana: Lola Falana Show, Diana Ross Show, Can Can, West Side Story, Ringo Starr Special. Nel 1978 il grande maestro del musical Bob Fosse lo scrittura come solista in Dancing. Da quel momento inizia una brillante carriera che lo porterà nei maggiori teatri di tutto il mondo fino ad approdare alla televisione italiana dove sarà ospite, coreografo e ballerino di molti spettacoli di successo. Nel 1985 ha interpretato il film Joan Lui come ballerino protagonista. Vittoria Ottolenghi scrive su L’Espresso del 10 febbraio 1995 … è uno dei migliori ballerini jazz del mondo e gli dedica due special in Maratona d’Estate su Rai Uno nel 1988 e nel 1994. Numerose le produzioni di danza che lo vedono interprete e in molti casi coreografo: Wanga, Zingari, André and Friends, Faust, Omaggio a Béjart, Excelsior. Tra i tanti premi e riconoscimenti ricevuti si ricordano il Premio Positano (1986 e 1995), il Premio Agis (1992), il Premio Vignale Danza (1993), il Premio Bob Fosse (1994), il Premio Acqui Danza (1996). Milena Zullo, Interprete e coreografa tra le più apprezzate della danza contemporanea italiana. Tra i riconoscimenti ricevuti si ricordano i primi premi al Concorso Coreografico Internazionale di Parigi “Prix Volinine”per Capriccio su musiche di Niccolò Paganini, e all’“Infiorata d'oro” di Genzano di Roma per Due sulle note di Richard Strauss. Le sue creazioni sono nel repertorio delle più importanti compagnie italiane, quali Balletto di Toscana, Aterballetto e Balletto di Roma. Significativo anche il suo impegno didattico: oltre all’attività nel Centro di Formazione Danza Classica e Contemporanea, da lei stessa diretto, ha compiuto altre esperienze importanti come quella presso la Scuola di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma nel periodo tra il 1997 e il 1998. Il Balletto di Roma nasce nel 1960 grazie al sodalizio artistico di due icone della danza italiana: Franca Bartolomei, prima ballerina e coreografa dei principali enti lirici italiani e di realtá straniere, e l’étoile Walter Zappolini, dal 1973 al 1988 direttore della Scuola di Ballo del Teatro dell'Opera di Roma. Oltre cento balletti allestiti e portati in scena sia in Italia che all’estero, opere di valore storico accanto a coreografie di autori internazionali e nazionali. Il Balletto di Roma è oggi il frutto dell’incontro di questa storica realtá con il prestigioso Balletto di Toscana, fondato nel 1985 e al tempo diretto da Cristina Bozzolini, giá prima ballerina stabile del Maggio Musicale Fiorentino, che in soli quindici anni d’ininterrotta attivitá è divenuta una delle migliori compagnie italiane sulla scena internazionale. Nuove ed originali coreografie, firmate da artisti italiani giá affermati nel panorama della danza contemporanea, segnano l’inizio di questo nuovo percorso artistico nella stagione teatrale 2001/2002. Nel 2003/2004 va in scena “Don Chisciotte”, coreografie di Milena Zullo, con la partecipazione straordinaria di André De La Roche, mentre l’anno successivo sarà la volta di “Serata per Tre”, un raffinato trittico di coreografi (Bigonzetti, Sciliano, Cannito). Nel 2006 “Cenerentola”, per le coreografie di Fabrizio Monteverde con la partecipazione straordinaria di Monica Perego e ancora nella stagione 2006/2007 con l’allestimento dello “Schiaccianoci” coreografato da Mario Piazza, ospite ancora una volta André De La Roche. L’attuale stagione prevede la realizzazione del “Bolero - Serata d’ Autore”, quattro brani presentati da Bigonzetti, Sciliano, Zullo e Monteverde. Di quest’ultimo autore viene inoltre proposto il nuovo allestimento del “Giulietta e Romeo”, ideato e messo in scena nel 1989 e ripreso più volte dal coreografo per lo straordinario successo di pubblico e critica; il primo allestimento del Balletto di Roma nel 2002 vedeva infatti il ruolo di Romeo interpretato da Raffaele Paganini, mentre nella versione attuale protagonista è Kledi Kadiu. Incontrando l’unanime favore di pubblico e critica, lo spettacolo ha consolidato un numero di spettatori tra i più alti in Italia, mentre a “Lo Schiaccianoci” va il record di presenze al Teatro Quirino di Roma nella stagione 2006/2007 (oltre diecimila spettatori). È per la straordinarietà degli eventi nonché per la notevole richiesta che il Balletto di Roma presenterà nella stagione 2007/2008 tutto il suo repertorio, calcando più di un centinaio di palcoscenici; da queste e altre considerazioni, esso muove ogni anno di più i passi verso un futuro fatto di tradizione e vocazione, storia ed espressione senza tempo, confermando la comprovata posizione leader nella danza italiana. Mercoledì 20 febbraio 2008, ore 20.45 Teatro Lorenzo Da Ponte, via Martiri della Libertà - Vittorio Veneto (TV) Ente Nazionale del Balletto - Balletto di Roma Don Chisciotte, Ovvero storia del Cavaliere della Fantasia con André De La Roche Info: tel. 0422540480