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Angela Hewitt torna, attesissima, al Comunale di Monfalcone con Bach, Haendel e Couperin

Classica
[img_assist|nid=17041|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]Monfalcone (GO) - L'affezionatissima e impareggiabile pianista Angela Hewitt fa il suo atteso ritorno al Comunale, dopo i bellissimi progetti bachiani delle stagioni appena trascorse, il prossimo giovedì 8 gennaio 2009, alle ore 20.45, presentando un programma che insieme alle musiche dell'amato Johann Sebastian Bach propone alcune pagine per tastiera di François Couperin e Georg Friedrich Haendel. Angela Hewitt, che nelle scorse stagioni ha emozionato il pubblico monfalconese con le mirabili letture delle Variazioni Goldberg e del Clavicembalo ben temperato, è un'interprete straordinaria, contraddistintasi sulla scena internazionale oltre che per le sue interpretazioni dal vivo, attualmente l'artista canadese è considerata "la principale interprete di Bach" (The Guardian) e "la pianista che caratterizzerà le esibizioni di Bach negli anni a venire" (Stereophile). Notissima in tutto il mondo, la Hewitt ha un vastissimo repertorio con il quale ha inciso numerosi dischi dedicati anche al classico e al contemporaneo e si è esibita nelle maggiori sedi tra le quali la Carnegie Hall, il Concertgebouw, e con orchestre come l'Orchestra di Cleveland e l'Australian Chamber Orchestra. Ha tenuto concerti da solista ai più grandi Festival, in qualità di musicista da camera ha collaborato con artisti di fama internazionale, esibendosi al Lincoln Center di New York, alla Queen Elizabeth Hall di Londra e ha suonato con l'Orchestra di Cleveland, le Orchestre Sinfoniche di Detroit e Toronto, la BBC Scottish Symphony, la Hallé Orchestra e l'Orchestra del Mozarteum di Salisburgo. Lo straordinario tour di 14 mesi che ha occupato l'intera stagione 2007/08, incentrato sull'esecuzione completa dei due libri del Clavicembalo ben temperato, si è concluso lo scorso ottobre in Cina, e si è confermato una delle esperienze più emozionanti per l'artista, e per il pubblico che l'ha seguita. Il programma della serata esordisce con alcune pagine tratte dal secondo libro di Pièces per Clavecin di François Couperin, raccolta tra le più imponenti e significative della letteratura per clavicembalo. L'autore, in questi deliziosi brani, intende scostarsi dall'usuale alternanza di danze che normalmente costituiscono la suite per caratterizzare ogni singolo brano con un proprio titolo, a volte evocativo, spesso curioso e creativo,[img_assist|nid=17042|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=427] quando non "capriccioso". Un clima pastorale di chiara lucentezza e placidità caratterizza il Sixième Ordre (scelto per Monfalcone) nel quale i titoli dipingono nell'immaginazione luminosi quadri emotivi lasciando spazio solo in rari momenti a lievi ombre di malinconia. Segue la Partita n. 5 in sol maggiore BWV 829 di Johann Sebastian Bach, inserita in quel ciclo di sei numeri, scritti a Lipsia, che rappresentano per il compositore una sorta di "palestra per comporre", un "campionario di nuovi modi e di formule mutuate da altri generi musicali, trasferito sulla tastiera": le 6 Partite cominciano con altrettanti movimenti diversi e ogni numero sembra accentrarsi su una caratteristica elaborazione di struttura e stile. I "giochi di scienza, tecnica ed emozione" messi in atto nella Partita n. 5 attraverso le più fantasiose strategie tecniche ed espressive, confermano l'assolutezza e la genialità dell'inventiva bachiana. Ancora suites dedicate alla tastiera, questa volta firmate da Georg Friedrich Haendel: il secondo numero tratto dal primo volume delle Suites de pièces de Clavecin, pubblicato nel 1720, introduce la seconda parte della serata. La verve, l'affascinante pienezza, la forza e l'energia sono caratteristiche delle otto suites raccolte nel primo volume che riuniscono e sublimano tutte le forme della musica clavicembalistica del tempo; un impulso ritmico spesso irresistibile, un suono luminoso, ora sensuale ora commovente ci restituisce un'opera per tastiera tra le più mirabili del tempo. Conclude il concerto la celeberrima Suite inglese n. 6 di Johann Sebastian Bach, tratta dal libro che ogni studente, ogni amante del pianoforte non può non conoscere: il principio di variabilità, tipico della mente speculativa bachiana è qui elevato alla sua piena potenza e ogni scelta retorica corrisponde a uno stato emotivo, a una sensibilità espressiva di grande finezza per un'ennesima esaltazione del genio bachiano. Musica 2008-09 Giovedì 8 gennaio 2009, ore 20.45 Teatro Comunale - Monfalcone (GO) Angela Hewitt al pianoforte esegue musiche di François Couperin, Georg Friedrich Haendel e Johann Sebastian Bach, Info: tel. 0481790470 http://www.teatromonfalcone.it