[img_assist|nid=27250|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]TRIESTE - Al Teatro Lirico Giuseppe Verdi”di Trieste fervono In questi giorni i preparativi per la messa in scena dell’
Elisir d’amore che debutterà il prossimo sabato 13 marzo in occasione della “prima” delle sette rappresentazioni in cartellone per la
Stagione Lirica e di Balletto 2009-2010.
L’opera poi, verrà rappresentata al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, venerdì 16 aprile alle ore 20 nell’ambito della collaborazione tra le due istituzioni teatrali del Friuli-Venezia Giulia. Nonostante il breve spazio di tempo in cui fu composto e messo in scena
L’Elisir d’amore, già alla prima milanese del 12 maggio 1832 al Teatro della Canobbiana, ottenne uno straordinario successo confermato poi nel tempo dal costante apprezzamento di generazioni di amanti dell’opera. Capolavoro universale tra i più rappresentati, l’
Elisir d’amore segna una nuova fase nell’attività compositiva di Gaetano Donizetti. Con l’inserimento nell’opera comica dell’elemento sentimentale, fino ad allora escluso, il compositore bergamasco si allontana dal modello del melodramma rossiniano e crea uno stile personale che riconduce al filone lacrimevole dell’opéra – comique francese. Gli schemi buffi sono completamente rinnovati alla luce di una straordinaria ricchezza psicologica. La particolare genialità nell’
Elisir d’amore infatti è il modo in cui Donizetti riesce a coniugare una storia d’amore a un ritratto piacevolmente comico della “vita rurale”, scandita nei caratteri dei ruoli principali e nel coro. I personaggi acquistano una identità nuova, sia umana che psicologica: emblematico in questo senso è Nemorino che Donizetti vuole elevare al di sopra del “semplicione villano”, nobilitandolo e caratterizzandolo sentimentalmente attraverso il suo amore per Adina, profondo e sincero. E’ il personaggio, Nemorino, che più di ogni altro in Elisir, sviluppa la tematica del sentimento ed apre la strada ad un tenore nuovo per l’opera comica, il tenore lirico-leggero o ‘tenorino di grazia’ ( si pensi al brano più celebre dell’opera, alla romanza ‘Una furtiva lacrima’). Al Teatro Grande di Trieste, nel febbraio 1834 il primo Nemorino fu Celestino Salvatori. Ma nell’Ottocento, non tanto al tenore, quanto al soprano, da Adelina Speck a Giuseppina Strepponi, a Fanny Goldberg ed a Francesca Salvini è legato il successo e l’apprezzamento del pubblico tanto da far pensare che l’opera si reggesse più sul ruolo della protagonista femminile che di quello maschile. Solo nel Novecento, e precisamente nel 1901 con Enrico Caruso -al Politeama Rossetti per due recite il 14 e il 15 dicembre-, il ruolo di Nemorino a Trieste diventa “monumentale” tanto da lasciare un segno definitivo nella storia dell’interpretazione tenorile. Tra le rappresentazioni al “Comunale”, al Politeama Rossetti, ai Teatri Fenice e Mauroner, dalla prima del 1834 a oggi, L’elisir d’amore conta a Trieste una trentina di edizioni di cui 19 al “Verdi”. Non essendo legata ad un contesto storico particolare, L’Elisir d’amore è un’opera che vive la propria inesauribile freschezza in qualsiasi scenario la si voglia collocare, in ogni luogo ed in ogni epoca. E Davide Livermore che ha curato la regia e le luci, l’ha ambientata
in una campagna ai limiti di un'avanzante periferia urbana, in una civiltà, quella contadina, che leva il suo ultimo canto di valori sempre più in discussione; un "sole" contrapposto ad una "luna", due atmosfere opposte come quelle dei due atti… in cui, una delle sue fonti d’ispirazione è il Fellini del film
La Strada. Il maestro Paolo Longo avrà a disposizione una duplice compagnia di canto in cui figurano, nel ruolo di Adina, il soprano Eva Mei, di cui ricordiamo il grande successo ottenuto nella sua recente interpretazione della Fille du Regiment, e della friulana Annamaria Dell’Oste. Al loro fianco, Nemorino saranno in alternanza il tenore Antonino Siragusa, reduce dal successo riportato in Romeo e Juliette, e Stefan Pop, mentre il ruolo di Belcore sarà affidato ai baritoni Luca Salsi e Leonardo Galeazzi entrambi al debutto a Trieste.
Deus ex machina e dispensatore di gioie e di illusioni, il dottor Dulcamara sarà interpretato dai baritoni triestini Paolo Rumetz e Nicolò Ceriani. Nel cast anche Carla Di Censo nel ruolo di Giannetta e i mimi Valentina Arru (Gelsomina) e Giuseppe Principini ( Zampanò) Le scene ed i costumi sono di Santi Centineo e l’assistente alla regia è Gualtiero Ristori. Il Coro, che in quest’opera riveste un ruolo protagonistico a cui è affidata la definizione dell’ambiente “contadino e rurale”, è istruito dal M° Lorenzo Fratini.
Dal 13 al 20 marzo 2010
sabato 13 marzo, ore 20.30; domenica 14 marzo, ore 16:00; martedì 16 marzo, ore 20.30; mercoledì 17 marzo, ore 20.30; giovedì 18 marzo, ore 20.30, venerdì 19 marzo, ore 18:00: sabato 20 marzo, ore 17:00 Teatro Lirico Giuseppe Verdi - TRIESTE
L’elisir d’amore
di Gaetano Donizetti
Orchestra del Teatro Verdi
direzione M° Paolo Longo
con Antonino Siragusa e Eva Mei
regia di Davide Livermore
assistente alla regia Gualtiero Ristori
scene ed i costumi sono di Santi Centineo
Il Coro istruito dal M° Lorenzo Fratini
Adina: Eva Mei e Annamaria Dell’Oste
Nemorino: Antonino Siragusa e Stefan Pop
Belcore: Luca Salsi e Leonardo Galeazzi
Dulcamara: Paolo Rumetz e Nicolò Ceriani
Giannetta: Carla Di Censo
Gelsomina: Valentina Arru
Zampanò: Giuseppe Principini
Info: Biglietteria del Teatro Verdi
tel. 040/6722298-299-307
n. verde 800090373
www.teatroverdi-trieste.com