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Alla Biennale Barbara Cappochin 2011 di Padova inaugurato a Padova il grande Tavolo dell'Architettura

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In esposizione le 75 opere selezionate dalla giuria del Premio internazionale Barbara Cappochin.

PADOVA  – È da più edizioni la tradizionale “vetrina” della Biennale di Architettura Barbara Cappochin, e ha il merito di portare a contatto con i cittadini quella qualità dell’architettura che da sempre anima l’intera iniziativa.

Fino al prossimo 13 febbraio in piazza Cavour, a Padova, il grande Tavolo dell’architettura: in esposizione le 75 opere selezionate dalla giuria internazionale del Premio Barbara Cappochin, che quest’anno ha visto trionfare la coppia Fabrizio Barozzi e Alberto Veiga con il progetto del nuovo Centro di promozione della D.O.C. “Ribera del Duero” a Roa, in Spagna.

Il Tavolo porta la firma di Michele De Lucchi, designer e architetto di fama internazionale, ed è stato realizzato da Ar.Te, azienda padovana leader nella progettazione e produzione nel settore del mobile d’arte, che già nel 2009 aveva costruito quello ideato per la Biennale da Zaha Hadid.

In questa edizione abbiamo voluto riportare al centro del dibattito sull’architettura la città - commenta Giuseppe Cappochin, presidente della Fondazione Barbara Cappochin e dell’Ordine degli Architetti di Padova -, e anche le opere qui esposte lo dimostrano. Con il Tavolo dell’architettura compiamo anche il processo opposto: il tema dell’architettura entra dentro la città, si fa vicino ai cittadini e aperto allo sguardo di chi in centro o in periferia vive e lavora. E, proprio per questo, avverte la necessità che la città sia “rigenerata”, perché la qualità dell’architettura significa anche qualità di vita.

45 quintali di peso, l’imponente struttura misura 24 metri di lunghezza per 2,5 di larghezza, ed è alta 0,8 metri. Interamente costruita in legno di abete, è costituita da un piano sostenuto da una struttura reticolare leggera composto da tavole giuntate, su cui appoggiano, proprio come nell’atelier di un architetto, i 20 leggii con le immagini delle opere premiate. «La geometria - sottolinea Michele De Lucchi - si ispira a quella di un ponte: così il Tavolo “traghetta” il presente caotico verso un migliore futuro per la città».

Esposti sul Tavolo, tra i 75 migliori progetti partecipanti al Premio Cappochin, i vincitori e i menzionati di ogni categoria. Per la sezione internazionale: il Centro di promozione della D.O.C. “Ribera del Duero” a Roa dei vincitori Fabrizio Barozzi e Alberto Veiga; il Centro Madrid Salud de Usera (Centro di assistenza sanitaria comunale di Madrid) di Marìa Hurtado De Mendoza; la sede della Foundation of Rehabilitation and conservation of marine animals di El Prat del Llobregat, in Catalogna, di Jordi Hidalgo; e il Museum of Contemporary Art di Cracovia (Polonia) dell’italiano Claudio Nardi. Nella sezione dedicata al Premio speciale per la cura degli elementi di dettaglio costruttivo, la Shima Kitchen del giapponese Ryo Abe, vincitore della categoria, e i progetti menzionati: la Public Library “Marìa Lejárraga” di Granada (Spagna), opera di Rubens Cortes; la Riqualificazione di una stalla nel villaggio svizzero di Soglio, in Val Bregaglia di Armando Ruinelli. E ancora, l’Environmental Department a Saragozza di Jaime Magen, vincitore della Medaglia d’oro “Giancarlo Ius” per l’opera più innovativa sotto il profilo del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale.
Infine, per il Premio provinciale, il progetto di una Cappella di famiglia dello studio Exit Architetti Associati , vincitore della sezione, il fabbricato a uso produttivo App Tech di Arianna Gobbo e il Distretto sanitario di Selvazzano Dentro di Maurizio Striolo, che si sono aggiudicati la menzione d’onore.

Fa parte della Biennale anche la mostra Superurbano. Rigenerazione Urbana Sostenibile, allestita a Palazzo della Ragione fino al 13 febbraio 2012, racconto di 19 esperienze di riqualificazione e rinnovo urbano in chiave sostenibile realizzate in diverse città del mondo. L’esposizione, a cura di Andrea Boschetti con Grammatiche Metropolitane, è frutto del progetto di allestimento ideato dallo stesso Boschetti e Alberto Francini (Metrogramma) insieme a Michele De Lucchi (AMDL) e realizzato da Ar.te.

Promossa dalla Fondazione “Barbara Cappochin” e dall’Ordine degli Architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Padova insieme al Comune di Padova, la Biennale vede anche la collaborazione della Regione del Veneto, dell’Unione internazionale degli Architetti (U.I.A.) e del Consiglio nazionale Architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori (C.N.A.P.P.C.).


Dal 27 ottobre al 13 febbraio 2012

PADOVA - location varie

Biennale internazionale di Architettura Barbara Cappochin 2011 - 5a edizione

La Biennale Barbara Cappochin è  promossa dalla Fondazione “Barbara Cappochin” e dall’Ordine degli Architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Padova insieme al Comune di Padova, realizzata in collaborazione con la Regione Veneto, l’Unione internazionale degli Architetti (U.I.A.) e il Consiglio nazionale Architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori (C.N.A.P.P.C.).

Info: Segreteria della Biennale: Ordine degli Architetti P.P.C. di Padova

tel.0496994038

architettipadova@awn.it

Segreteria del Premio: Fondazione “Barbara Cappochin”

tel. 0498055642/8059879 

info@barbaracappochinfoundation.net

www.barbaracappochinfoundation.net