Bioxtremitât, una coferenza di astrofisica in lingua friulana ad Avostanis 2009

Lestizza (UD) - Dopo aver perlustrato la molteplice complessità del Friuli e la ricchezza di varietà della vita naturale sul pianeta terra, i Colonos sono pronti per avventurarsi in un affascinante viaggio tra le stelle, gli spazi interplanetari e i mondi delle galassie. La serata odierna di Avostanis, mercoledì 12, è intititolata Bioxtremitât, e rientra nell'anno internazionale dell'astronomia ed è inserita nel sito ufficiale www.astronomy2009.it tra le iniziative più qualificate organizzate in Italia.

Il giovane astrofisico friulano Nando Patat, componente dell'Organizzazione Europea per la Ricerca Astronomica, terrà una conferenza in lingua friulana attraverso la quale darà conto dei risultati delle ricerche correnti e delle prospettive future nel campo della ricerca dei pianeti di tipo terrestre. La terra è un corpo che gira attorno a una dei cento miliardi di stelle della nostra Galassia. E l'universo che l'astrofisica contemporanea ci rivela è composto da almeno altre centinaia di miliardi di galassie, ognuna con centinaia di miliardi di stelle. La domanda che sorge spontanea è la seguente - spiega Patat, che da diversi anni lavora in Germania nello staff internazionale di ESO-Eupean Souther Observatory - E' mai possibile che siamo soli nell'universo? che solo qui, in tutta questa vastità senza confini, abbia attecchito il seme della vita e il suo germoglio abbia prosperato con tanta abbondanza? che tutta la biodiversità sia fiorita su questo granello di sabbia nel cosmo?.
Sono quesiti verso i quali l'uomo contemporaneo è molto sensibile, e che nell'evento multimediale di questa sera troveranno sviluppo nell'intervento scientifico ma allo stesso tempo divulgativo che sarà sviluppato da Patat, con l'ausilio della proiezione di immagini, il supporto sonoro delle percussioni di Ermes Ghiradini e alcune letture (fra cui un brano tratto dal terzo dialogo del "De l'infinito, universo e mondi" di Giordano Bruno) che troveranno un'ottima interprete nell'attrice Sandra Cosatto.
Nando Patat è membro di numerose collaborazioni internazionali, della International Astronomical Union e della ESO Faculty, e si occupa principalmente di supernovae nell’universo locale. Recentemente ha pubblicato su Science (volume 317, del 2007) i risultati di una ricerca sui progenitori delle SNe di tipo Ia, frutto di una vasta collaborazione che ha coinvolto ricercatori europei, americani e giapponesi.
Nel tempo libero si dedica all’archeoastronomia e suona il flauto traverso.