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Calorosi applausi per Sestetto dei Virtuosi di Mosca

Classica

UDINE - Virtuosismo e professionalità che vanno a pari passo e conducono gli animi ad emozionarsi fortemente.
E' stato questo il risultato e l'apprezzamento del concerto ad opera del Sestetto dei Virtuosi di Mosca che domenica 18 marzo scorso, in sala Ajace ha interpretato pagine di Johannes Brahms e di piotr Ilich Caijkovskji con sensibilità e  grandissima maestria musicale offrendo al pubblico udinese una vera perla da citare e ricordare a lungo fra i concerti più
riusciti dell'altamente qualificato cartellone dell'Ofu.

Il Sestetto, porzione della celeberrima orchestra de "I solisti di Mosca" ha eseguito  il Sestetto op 36 di Brahms, seconda e ultima composizione del Maestro in questo genere musicale, composto da quattro movimenti che evocano atmosfere diverse ma strettamente correlate fra loro: un Allegro ma non troppo che ha riportato ad un'atmosfera bucolica, uno Scherzo che è rimasto tale solo nel nome e che ha acquisito – in corso d'esecuzione – velature malinconiche e meditative, un Poco Adagio che  può essere considerato come un tema con variazioni ed infine un Finale in cui a far da filo conduttore è stato certamente il ritmo, elemento su cui si è basato tutto il Movimento...
Il secondo sestetto eseguito, quello di Caijkovskij, il Souvenir de Florence,  è un'opera purtroppo ancora poco conosciuta ma si è rivelata così ben eseguita da sperare che in futuro venga considerata con maggiore attenzione.
L'opera pensata e realizzata per archi, è il frutto di una fuga  a Firenze da parte del Maestro russo, che si recò nella città dell'Arno dopo le fatiche musicali del 1878. Ed è proprio il suo risorgere a nuove forze grazie alla primavera e all'inverno successivo trascorsi nel nostro Paese l'elemento vitalizzante dell'intera composizione: quello che sentiamo (e che i Virtuosi hanno perfettamente interpretato) è un Caijkovskij autentico e rigenerato, vera essenza di un genio musicale senza eguali. Calorosissimi gli applausi finali.