Partendo dall'assunto per cui la produzione di un'immagine è sempre un atto di violenza che nega l'essenza stessa dell'oggetto nel momento in cui lo rappresenta e ne sostituisce la natura effimera e transitoria con una innaturale, fissa ed eterna, Collishaw cerca di cogliere - e descrivere attraverso le sue opere - questo processo di disintegrazione che colpisce tutto quello che diviene immagine.