Error message

Il file non può essere creato.

GIOIE d’ARTista 2

Dal 24 settembre al 10 ottobre 2010 

Nei primi decenni del Novecento le Avanguardie Artistiche trasformarono il “fare gioielli” nel “fare arte” e aprirono la strada a tutto il filone del gioiello d’artista che assumerà nel corso del secolo, un carattere particolare di progetto autonomo, modello privilegiato di poetica. Il gioiello ha sempre avuto la funzione di ornare un corpo, di rappresentarlo e renderlo unico.
Se nell’immaginario comune è un oggetto prezioso, perché realizzato con materiali nobili, combinati a una sapiente lavorazione, l’epoca contemporanea ha sancito modalità diverse di rappresentarlo: nuove linee, idee inedite, soprattutto nell’uso dei materiali e nella loro lavorazione, che danno vita a forme non convenzionali per plasticità, trame, colori, consistenza, tatto; può diventare quindi un ornamento sperimentale realizzato in plastica, ferro, argilla, tessuto o con oggetti prelevati direttamente dalla natura. Materiali atipici, dalle potenzialità illimitate, vivi e dinamici, danno vita a produzioni riccamente eterogenee, collocabili tra arte e design: pezzi unici frutto di un personalissimo percorso creativo.
L’idea di questa mostra nasce dall’interesse che le artiste hanno mostrato verso l’esplorazione della materia, dal metallo al tessuto, dall’argilla alla plastica, alla carta, contaminando gli aspetti poliedrici dell’ornamento che si realizza tra il corpo e l’oggetto. Infatti le autrici hanno alle spalle una lunga esperienza nel campo dell’arte e del design; di diversa provenienza, si sono avvicinate al “fare” creativo, per lavoro, per studio e soprattutto per esprimere una profonda necessità interiore. Tutte insieme, oltre all’amicizia, condividono la passione per l’arte, il colore e la materia che, utilizzati in maniera diversa per scelta e sensibilità, elaborano con abilità svariate espressioni artistiche.
Nello specifico, l’evoluzione del gioiello passa da una funzione meramente decorativa a quella più chiaramente segnica grazie alla fantasia e al loro sapiente lavoro, presentano gioielli che giocano con il lusso e ironizzano con il prezioso. Materiali diversi che si arrendono a forme impensabili, che si trasformano prendendo nuova vita e che si inventano un inedito uso. Otto artiste con la passione di creare “alchimie”: trasformare materie in oggetti belli da indossare, ognuna con il suo medium. E a proposito di alchimie, viene presentata in mostra una particolare installazione comune site-specific, una gigantesca collana a otto fili in cui ognuno è costruito da un’artista diversa. Un enorme collier digradante troneggia appeso nella sala espositiva a rappresentare lo stile di ognuna di loro.
L’esposizione GIOIE d’ARTsta è stata presentata al pubblico la scorsa primavera a Cividale del Friuli riscuotendo curiosità ed interesse tale da intraprendere un nuovo percorso itinerante approdando a Gorizia.

Maria Grazia Renier - Gioia di indossare piccole percezioni di tecniche antiche come quelle calcografiche. Fare di ogni occasione un momento di creazione artistica- creazione di vita . Creare è solo una scusa per capire il mondo fuori e dentro di me.
Dipingere è parlare, scegliendo i colori come parole. Colori per parlare a se stessa e agli altri. Giocare con plastiche, plexiglass, acqueforti, acquerelli. Un foglio bianco, un pezzo di plexiglass aspettano una nuova avventura.
Dipinge da sempre. Strada facendo si è laureata in Scienze Naturali che l’ha abituata ad osservare con occhio attento tutti gli elementi del mondo che vivono insieme a lei. Si è specializzata nelle tecniche calcografiche presso l’Accademia Raffaello di Urbino . Ha partecipato attivamente al mondo dell’arte organizzando personali e partecipando a collettive in numerose città italiane e straniere ed organizzando eventi artistici. Sue opere si trovano oltre che in collezioni private, in collezioni pubbliche (Museo di Udine, Emirati Arabi, Palazzo Regione di Trieste, Università agli studi di Udine e Trieste, Museo di Bagnacavallo). Inoltre ha scritto ed illustrato libri per l’infanzia. Ha sempre inteso la vita come creazione guardando con occhio "bambino" tutti i materiali che incontra: legni, metalli, chiodi,...plastiche, utilizzando i suoi mezzi linguistici. Vive e lavora a Udine

Flavia Turel - Tra le varie espressioni d’arte applicate che da sempre mi accompagnano nel personale percorso professionale ho esplorato nuovi modi d’uso con il tricot e crochet e la tintura naturale. Tante cose mi appassionano, ma l’interesse per le vecchie tecniche manuali mi ha portata ad utilizzare, per le mie creazioni, elementi antichi, che mi hanno dato l’idea per il riutilizzo delle gocce di cristallo dei lampadari, riflessi di luce dal soffitto.
“Cristalli” da indossare abbinati ad antiche trame del passato danno una seconda vita , un nuovo volto a vecchie passamanerie intrecciate a crochet divenendo i miei gioielli.
Flavia Turel si è diplomata in “Arte del Tessuto” all’Istituto Statale d’Arte “Max Fabiani” di Gorizia nel 1983. Da allora si occupa di tessitura a mano di cui ha approfondito le tecniche seguendo vari corsi con noti professionisti. Ha collaborato con artisti e lavorato nel settore artigianale legato alle espressioni d’arte tessile applicate spaziando dalla maglieria, al feltro e al crochet, con il quali ha esplorato nuovi modi d’uso. Ha partecipato a numerose mostre d’arte. Vive e lavora a Gorizia.

Nadia Bianchi - Con grande passione ed entusiasmo elaboro estrosi accessori, esemplari unici, che celebrano le forze della natura. L’attenzione al dettaglio ha ispirato la mia creatività. L’acqua, i sassi rotolanti, le radici scoperte, il nostro Natisone che prende il sopravvento, il mio, un tentativo di ordinare il caos con il lavoro manuale. Sono i fili naturali, le corde vegetali che intrecciati con l’uncinetto ricompongono ed esaltano quanto lo scorrere dell’acqua ha casualmente modellato. “Gioie” che mi ricordano con tattile sensazione il fluire del fiume, metafora antica del tempo che fugge, ma anche moderno messaggio di rispetto degli eco- equilibri.
Durante gli anni liceali ha frequentato alcuni corsi di disegno e pittura e prima di laurearsi in Architettura a Venezia ha lavorato come disegnatrice di interni.
In seguito ha conseguito l’abilitazione in Educazione Artistica ed ha insegnato in diverse scuole secondarie. Recentemente, oltre alle personali esposizioni collettive ha collaborato all’allestimento di mostre ed eventi di rinomati artisti.Vive e lavora a Cividale del Friuli.

Daniela Cantarutti -
Elettricità, energia vitale dal rame, dall’ambra e da pietre a conduttanza elevata. Energia che si trasferisce dal materiale alla persona. Mi sono divertita a costruire gioielli contemporanei che non necessitano di metalli particolarmente preziosi per brillare di grazia propria, anzi questi materiali offrono una possibilità che l’oro non concede, l’uso spensierato e libero, non condizionato dal valore materiale. Object-trouvè con una nuova destinazione, materiale elettrico che assume inaspettate valenze.
Dopo l’Istituto Statale d’Arte si laurea all’Accademia di Belle Arti di Venezia e segue il corso post-laurea in Light Design. All’attività di artista ha affiancato quella di arredatrice e orafa. Vincitrice del Premio Nazionale delle Arti 2006 (Ministero dell’Università e della Ricerca) per l’Arte Astratta, partecipa alla 51° Biennale di Venezia e a numerose esposizioni nazionali e internazionali conseguendo prestigiosi riconoscimenti e premi. Suo è il bozzetto vincitore dell’opera pubblica per la Caserma dei Cc realizzato a Spilimbergo. Recentemente ha vinto il primo premio al Concorso Science Eco Art, organizzato da AREA Science Park di Trieste. Vive a Feletto Umberto dove organizza corsi di disegno e lavora come consulente artistico per architetti e ditte locali.

Sonia Casari - Il legame interiore verso le materie prime naturali, a partire dalla terra, dalla pietra, dal legno, dalle fibre e dai metalli, mi porta a valorizzare il rapporto che si crea tra loro mettendo in evidenza la sintonia tra i vari elementi: cromatismi e superfici come un’armonica danza posta sul petto di chi la porta. Un “abito” sobrio, a volte eccentrico, altre lieve come volesse anticipare un messaggio, una sensazione, il desiderio di creare un tutt’uno con il materiale e lo spirituale di distinte personalità anch’esse terrene.
Dopo essersi diplomata in “Arte del tessuto” nel 1995 all’Istituto d’Arte di Udine volge il suo principale interesse verso la ceramica e la scultura. Nel 1997, dopo una formazione presso artigiani e artisti locali e internazionali, apre il suo laboratorio a Reana del Rojale (UD). Dal 1997 propone eventi culturali e corsi di approfondimento nel comune di Povoletto (UD).
A partire dal 1999 collabora nelle scuole e negli istituti per ragazzi diversamente abili come docente di materie plastiche. Nel 2002 e 2004 è ideatrice e curatrice del 1° e 2° Concorso Nazionale d’Arte Ceramica “Cavillo Art” in Friuli. Ha partecipato ad esposizioni personali e collettive, concorsi e simposi nazionali e internazionali di scultura in pietra e in ceramica.
Vive e lavora a Ravosa di Povoletto (UD).

Rosanna Colloricchio - Ho sempre avuto la passione per il fare, “inventare” mi ha sempre affascinata, ora vi si è aggiunta la voglia di creare, inizialmente per me, un gioiello che prima non c’era: far diventare solido e opulento un materiale fragile, leggero e semplice come la carta, quasi un gioco di bambina che arrotola innumerevoli cerchi dal piccolo al grande. Creare come se, con una lente, osservassi il mondo intorno a me ... così cerchi di carta leggera diventano ricche volute barocche : preziose nell’aspetto, semplici di natura.
Frequenta l’Istituto d’Arte di Udine e si diploma in “Arte del Tessuto “. Terminato il corso di studi si dedica a diverse attività artistiche ed artigianali legate alle espressioni tessili, attirata soprattutto dalle tecniche sulla tintura, in particolare quella shibori e la stampa manuale a blocchi con le quali realizza originali interpretazioni. Ha partecipato a diversi corsi di approfondimento tenuti da artisti internazionali e le sue opere sono state esposte in diverse collettive. Vive e lavora a Cividale del Friuli

Antonella Oliana - Il titolo della mostra mi ha suggerito di evidenziare, ironicamente, il lato oscuro delle mie gioie, infatti, le creazioni che presento hanno nomi volutamente inquietanti: cuore di pietra, frammenti di me, cuore a pezzi, pietra al collo, nodo alla gola…Anche la maxi collana dell’installazione, solenne e rigorosa, riporta un' interpretazione dello yin e dello yang, una compenetrazione tra il bianco e il nero, tra luce e tenebre, una ricerca di armonia ed equilibrio. Creo ceramiche texturizzate e colorate a smalto o con pigmenti cerati, assemblo sassi forati dai datteri di mare o a forma di cuore, pietra pomice, fili d'argento e piombini da pesca.
Ogni gioiello è unico e irripetibile come le nostre esperienze e le nostre vite.
Dopo aver conseguito il Diploma in “Arte grafica e della fotografia” presso l’ISA SELLO di Udine da più di 25 anni disegna e progetta presso noti studi d'architettura udinesi. Proprio il lavoro così preciso e meticoloso la porta a scegliere un percorso artistico di sperimentazione, utilizzando materiali tra i più vari: carta di giornale contaminata dai solventi, ceramica mescolata alla sabbie, reti metalliche e legni abbandonati dalle correnti sulla spiaggia che rielaborate acquistano nuove espressioni. Ha partecipato a diverse esposizioni personali e collettive. Vive e lavora a Udine.

Antonella Pizzolongo -
La materia che da sempre tratto è il filo che, avvolto e intessuto, dà origine a personali creazioni, come questi ”gioielli tessili”. Il medium è il telaio che mi permette di intrecciare e liberare la mia creatività in diverse forme. Il tessuto diventa un elemento che supera l’abito, contaminando altro; diventa gioiello, gemma preziosa. Evocando nella forma la cinquecentesca gorgiera, accessorio che primeggiava sugli abiti aristocratici, l’attuale “gioiello” si accende di colore e si indossa senza costrizioni, una collana dal gusto romantico che abbraccia la figura diventando altro, una morbida scultura tessile per il corpo.
Dal 1980, dopo il diploma all’Istituto St. d’Arte di Udine, si occupa di tessitura. Successivamente si è laureata all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Rivolge la sua attenzione tra l’arte e l’artigianato, tra il textile design e l’insegnamento, attraverso il quale tramanda l’Arte della Tessitura, parte integrante della sua vita professionale che si intreccia con il suo linguaggio artistico. Ha collaborato con scenografi per la realizzazione di costumi teatrali e con stilisti per esposizioni e sfilate. Ha partecipato a numerose rassegne artistiche nazionali a Udine, Firenze, Roma, Venezia, Ferrara, Gorizia e internazionali tra cui: MINIARTEXTIL a Como, 2^Biennale Internazionale d’Arte Tessile di Chieri (TO); Trame d’Autore a Bologna. Vive a Cividale del Friuli.

Scheda Evento

Location:
Casa Morassi, Borgo Castello 13 - GORIZIA
Orario:
Sabato e domenica ore 10.30-19.00