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Giorgio Diritti presenta Il vento fa il suo giro a Cinemazero

ConSequenze
[img_assist|nid=12306|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]PORDENONE - Giorgio Diritti, il regista di Il vento fa il suo giro, questo piccolo e coraggioso film indipendente che sopravvive da mesi nelle sale della Penisola, pur senza aver potuto contare su alcuna distribuzione, venerdì 22 incontrerà i fan nell'Aula Magna del Centro Studi
Pur avendo ottenuto visibilità internazionale in alcuni prestigiosi festival (il BFI - London Film Festival su tutti) e un premio durante la neonata Festa del Cinema di Roma, Il vento fa il suo giro non ha trovato una distribuzione ufficiale. Viene quindi proposto in giro per l'Italia in alcune sale dotate di particolare sensibilità nei confronti delle sorti del cinema indipendente.

Primo lungometraggio di Giorgio Diritti, Il vento fa il suo giro ci trasporta in un piccolo villaggio di montagna, Chersogno, nelle Alpi Occitane italiane, dove la lingua provenzale, o d'Oc, è ancora parlata. In nome della conservazione della cultura, è diventata una mera attrazione per i turisti estivi. I valligiani,[img_assist|nid=12307|title=|desc=|link=none|align=right|width=323|height=640] molto abitudinari, sono scossi dall'arrivo di un professore francese, Philippe (Thierry Toscan), che ha deciso di cercare tra i monti un'esistenza scandita dai tempi della natura per sé, per la sua giovane moglie Chris (Alessandra Agosti) e per i loro figli. Al suo arrivo, pur essendo ben accolto, anche se non a braccia aperte, Philippe diventa la dimostrazione di una possibile rinascita del paese. Ma, poco alla volta, le condizioni di vita divengono sempre più difficili, tra incomprensioni, rigidezze e invidia.

Il regista, che ha partecipato all'attività di "Ipotesi Cinema", scuola di giovani autori coordinata da Ermanno Olmi, mantenendo inalterato l'uso delle lingue senza ricorrere al doppiaggio per non falsare la narrazione e non appiattire il film su standard preconfezionati, si pone nella scia del suo maestro Olmi, il primo a meditare sulla complessità dei dialetti.

Il film di Giorgio Diritti vale almeno quattro stelle. Una per il coraggio, due per le difficoltà della distribuzione (il mercato non sembra accorgersene, mentre all'estero ha fatto incetta di premi e riconoscimenti), la terza per la prova corale di tutti gli attori, bravissimi e non professionisti (eccezion fatta per Thierry Toscan e Alessandra Agosti), la quarta per risarcirlo moralmente di tutto ciò che ha subito e per tutto ciò che subirà.

Venerdì 22 febbraio 2008, ore 21:00

Aula Magna del Centro Studi,
Piazza Maestri del Lavoro 3 - PORDENONE

Incontro con il regista Giorgio Diritti, e presentazione del film Il vento fa il suo giro

info 0434-520527
www.cinemazero.org/