[img_assist|nid=16021|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]Ljubljana (Slo) - Il sassofonista e compositore norvegese Jan Garbarek, uno dei musicisti di punta del del
jazz europeo targato ECM, si esibirà venerdì 5 marzo con un quartetto che comprende anche lo straordinario percussionista indiano Trilok Gurtu al Kino Šiška di Ljubljana.
Ispirato giovanissimo da John Coltrane e “scoperto” dal pianista e compositore americano George Russell, che lo invitò a far parte della sua big band quando aveva solo 18 anni, Garbarek fu scelto da Manfred Eicher come una delle prime voci della nascente ECM e
Afric Pepperbird nel 1970 segna l'inizio della carriera internazionale del sassofonista norvegese, che insieme ai connazionali Terje Rypdal, Arild Andersen e Jon Christensen contribuisce a defineire il “sound” della nazione scandinava. Da allora sono passati quasi quarant'anni, in cui Garbarek ha trasceso il suo modello con dischi storici come
Triptykon (del 1972) con Arild Andersen e Edward Vesala in cui risuonano insieme le abrasive influenze di Albert Ayler, una nuova sensibilità melodica e l'arrangiamento di un brano del folklore norvegese, che diventerà una fonte di ispirazione sempre più importante. Dopo la collaborazione con Keith Jarrett nel “Quartetto Scandinavo” del pianista[img_assist|nid=16022|title=|desc=|link=none|align=right|width=488|height=640] americano, e la parallela popolarità dell'altro quartetto guidato insieme a Bobo Stenson, Garbarek si concentra nella riflessione solitaria o in piccoli gruppi su vari aspetti del paesaggio, della tradizione e della musica norvegesi, distillando una voce sassofonistica sempre più personale e meditativa, in cui la forza materica di ogni nota è più importante della velocità vertiginosa dei modelli sassofonistici dominanti. Attraverso progetti diversi come
Officium con l'Hilliard Ensemble e con il virtuoso tunisino di
oud Anouar Brahem o il trio con Egberto Gismonti e Charlie Haden, Garbarek è diventato una delle personalità guida del jazz europeo, grazie alle collaborazioni con importanti musicisti americani come Bill Connors, Bill Frisell e David Torn equilibrate dalla scoperta di voci norvegesi come Mari Boine e Agnes Buen Garnås, di compositori come la greca Eleni Karaindrou e di esponenti di altre tradizioni come il violinista indiano: lo stesso Garbarek ha detto
Si potrebbe dire che vivo in una comunità spirituale che è geograficamente dispersa in tutto il mondo... E' stato per me molto importante ascoltare musica popolare di tutti i paesi ma specialmente della Norvegia. Ci sono naturalmente forti somiglianze tra le tradizioni musicali popolari di tutto il mondo: invece di cercare le mie radici intorno nel Mississippi, le ho cercate nelle valli norvegesi. Quello che ho trovato è puramente norvegese e allo stesso tempo ha effettivamente qualcosa in comune con il Mississippi.
Garbarek ha riconosciuto e dichiarato la sua affinità con compositori diversi come Haydn, Chopin, Mahler, Sibelius, Lutoslawski e Takemitsu: l'album
Twelve Moons contiene un arrangiamento di un brano di Grieg. Attualmente il sassofonista divide il suo impegno concertistico tra Officium e il suo quartetto, che presenta come ospite speciale il maestro indiano di percussioni Trilok Gurtu.
Venerdì 5 marzo 2010, ore 20:00
Kino Šiška, Trg prekomorskih brigad 3 - Ljubljana (Slo)
Jan Garbarek group feat. Trilok Gurtu
Jan Garbarek: sax tenore, sax soprano
Rainer Bruninghaus: tastiere
Yuri Daniel: basso
Trilok Gurtu: batteria
Biglietti: 35 euro in prevendita
39 euro il giorno del concerto
Info:
www.kinosiska.si