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La scultura di Tony Cragg in mostra a Ca' Pesaro di Venezia

Art&Fatti

VENEZIA - Dal 29 agosto fino al prossimo 9 gennaio Ca’ Pesaro ospita Tony Cragg. In 4D dal fluire alla stabilità una mostra progetto espressamente concepita per gli spazi del museo lagunare da uno dei protagonisti della scultura britannica (e non solo) dei nostri anni.

La mostra presenta, in un percorso che si snoda lungo i tre piani di Ca’ Pesaro, una quarantina di opere in vetro, bronzo, acciaio, plastica, legno, pietra, ma anche venti tra disegni, bozzetti preparatori e acquerelli, realizzati in un trentennio di attività, dagli anni ’80 a oggi, quasi tutte mai esposte prima d’ora in Italia. Opere che documentano perfettamente la versatilità dei linguaggi e dei prodotti del suo lavoro e che stabiliscono, per di più, uno stringente confronto con gli spazi e i lavori permanentemente esposti in Museo.

Dopo una prima fase (anni Settanta), in cui accosta frammenti colorati di detriti urbani in inedite composizioni a metà fra collage e scultura, Tony Cragg si muove via via verso opere più imponenti, in cui il minimalismo si fa monumentale, con gli immensi blocchi di legno, ferro, bronzo e fibra di vetro. Suo interesse fondamentale diventa la creazione di oggetti e di immagini che non esistono nel mondo naturale o funzionale ma che possano riflettere e trasmettere informazioni e sensazioni sul mondo e sulla [sua] stessa esistenza (Tony Cragg, 1985). Per tutto ciò fondamentale risulta non solo la scelta dell’elemento costitutivo ma anche la sua elaborazione in forme capaci di evolversi e trasformarsi. Il maniacale interesse di Cragg per il potenziale moto dei corpi lo spinge, quasi scientificamente, a cercare, studiare ed esporre tutte le possibili mutazioni di una struttura primaria.

Tutto accade comunque dentro l’universo della poetica del fare. Non forme chiuse ma aperture in cui prevale l’idea di confronto con lo spazio e del rapporto tra oggetti, materiali e immagini. Tony Cragg, dichiaratamente laico e “materialista”, o forse proprio per questo, compie un’operazione estetico-filosofica in cui l’arte ha il compito di far emergere una profonda spiritualità fisica e plastica, in alternativa all’osservazione della natura e alla percezione dell’ottusa nostra realtà, soggetta solo alle leggi dell’utile (Tony Cragg, 2005).

Tony Cragg, nato a Liverpool nel 1949, è considerato uno dei maggiori interpreti dell’arte contemporanea. Formatosi nell'ambiente del Minimalismo e del Concettuale, dopo i primi studi giovanili, dal ’69 al ’77 frequenta il Gloucestershire College of Art di Cheltenham, la Wimbledon School of Art (BA) e la Royal College of Art (MA); nel 1976 insegna all’Ecole des Beaux Arts de Metz. Nel ‘77 si trasferisce a Wuppertal (Germania), dove da allora vive e lavora.
Dal ‘78 al 2001 è docente alla Kunstakademie di Düsseldorf – di cui è dall’88 professore ordinario e dal 2009 direttore - contestualmente inizia a esporre, attività che lo porterà negli anni nei più importanti musei e nelle principali collezioni pubbliche e private del mondo, tra cui si segnalano: 6 partecipazioni alla Biennale di Venezia (‘80, ’86 e ’88, quando riceve la “menzione speciale” e vince il “Turner Prize”, ’93, ’97 e 2009); 2 a “documenta” di Kassel (’82 e ‘87), 2 alla Biennale di Sydney (‘84 e 90); espone poi alla Staatsgalerie Moderner Kunst di Monaco di Baviera e al Palais des Beaux-Arts, di Bruxelles (’85), al Brooklyn Museum e all’University Art Museum di Berkeley (’86); allo Houston Contemporary Art Museum e al Carnegie Museum of Art, Pittsburgh (’91); all’IVAM Valencia (’92); al Musée des Beaux-Arts, Nantes (’94); al Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia, Madrid (95); al MNAM, Centre Georges Pompidou, Parigi (’96); al MACBA, Barcellona (’97), alla Royal Academy, Londra (‘99), alla Tate Gallery, Liverpool (2000), alla Bibliothèque Nationale Francaise di Parigi, al CAC Málaga e al MACRO di Roma (2003). Nel 2003 si aggiudica a Berlino il prestigioso Piepenbrock Prize per la scultura e nello stesso anno è nominato Comandante dell’Ordine dell’Impero Britannico per l’arte; nel 2007 riceve, sempre per la scultura, il Praemium Imperiale, consegnato annualmente dalla Japan Art Association ad esponenti del mondo dell'arte.

A Wuppertal ha realizzato un parco pubblico delle sue sculture, dove sono installati 20 suoi grandi lavori in 16 ettari di bosco. Nel corso del 2010 ha esposto alla Lisson Gallery di Londra, al Konstmuseum di Boras, alla Sweden Uppsala Bror Hjorths Hus, (Svezia) e in una collettiva al Palazzo Ducale di Genova.

Dal 29 agosto 2010 al 9 gennaio 2011

Ca' Pesaro, Santa Croce, 2076 - VENEZIA

Tony Cragg. In 4D dal fluire alla stabilità

A cura di Silvio Fuso e Jon Wood

Orario:10/18 (biglietteria 10/17); dal 1 novembre 10/17 (biglietteria 10/16); chiuso lunedì, 25 dicembre e 1 gennaio

Biglietti: Ingresso con il biglietto del museo intero 8,00 euro, ridotto 5,50 euro
Ragazzi da 6 a 14 anni; accompagnatori (max. 2) di gruppi di ragazzi; studenti* dai 15 ai 25 anni; accompagnatori (max. 2) di gruppi di studenti; cittadini ultrasessantacinquenni; personale* del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; titolari di Carta Rolling Venice; soci FAI
Gratuito per residenti e nati nel Comune di Venezia; bambini 0/5 anni; portatori di handicap con accompagnatore; guide autorizzate; interpreti turistici* che accompagnino gruppi; capigruppo (gruppi di almeno 15 persone previa prenotazione); membri I.C.O.M.

La mostra è una coproduzione tra la Fondazione Musei Civici di Venezia e KunstMeran/Merano Arte (ove, a cura di Valerio Dehò, si sposterà in parte dal 5 febbraio al 28 maggio 2011) e si realizza in collaborazione con Galleria Michela Rizzo e Caterina Tognon Arte Contemporanea, Venezia.

Info: Musei Civici Veneziani
call center 848082000 (dall’Italia)
tel. 04142730892 (dall’estero)
info@fmcvenezia.it

www.museiciviciveneziani.it

Nelle immagini: Tony Cragg, Constructor, 2007, acciaio inox, cm 116x73x70, Courtesy dell'artista
Tony Cragg, Secretion, 1995,plastica, cm 242x86x203 e cm 133x225x167, Courtesy dell'artista