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La Spagna nelle straordinarie mani di Katia e Marielle Labèque a Treviso

Classica
[img_assist|nid=5252|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]TREVISO - Katia e Marielle Labèque, le due fenomenali pianiste dalle origini franco-italiane, ritornano, venerdì 30 marzo, al Teatro Comunale di Treviso per un concerto interamente dedicato alla musica spagnola tradizionale e colta. Con loro una presenza d’eccezione, la cantora catalana Mayte Martin. La prima parte del programma si apre con una suite per due pianoforti e voce su tre canti tradizionali spagnoli, Zorongo, Nana de Sevilla e Cafe de Chinitas, arrangiati dal compositore Lluis Vidal, seguono Nana, una composizione di Maurice Ravel, tratta dalle Siete Canciones Populares Españolas, Pastorcillo Santo e Adela dalla raccolta Canciones di Joaquín Rodrigo,  La Maja dolorosa dalle Tonadillas”di Enrique Granados, compositore e concertista catalano legato alla grande tradizione strumentale romantica che nelle sue opere si fonde con il materiale folclorico spagnolo; chiude la prima parte la celebre Rhapsodie espagnole di Ravel per due pianoforti, composta nel 1907. Le quattro parti della composizione Prélude à la nuit, Malagueña, Habanera, Feria, si ispirano ad aspetti differenti del mondo iberico; il preludio iniziale è caratterizzato da una melodia dall’inequivocabile sapore folclorico, mentre nella Malagueña è evocato il suono delle nacchere. Feria, infine, è una grande fiesta conclusiva, un tourbillon ritmico indiavolato.La seconda parte del concerto è interamente dedicata a canti della tradizione spagnola rivisitati da Mayte Martin, Joan Albert Amargós, Lluis Vidal. Katia e Marielle Labèque       Queste pianiste assolutamente anticonformiste dominano un repertorio eclettico e originale. Figlie di Ada Cecchi, Katia e Marielle Labèque hanno avuto un’infanzia allietata dalla musica. Fin dall’inizio, si sono dedicate alla musica contemporanea e a compositori come Boulez, Berio, Ligeti e Messiaen. Gli incontri con Luciano Berio hanno lasciato loro  un’impronta indelebile incoraggiandole a confrontarsi con qualsiasi tipo di musica. Il loro repertorio comprende una vasta gamma di stili che sembrano in contraddizione uno con l’altro, ma Katia e Marielle si muovono disinvoltamente tra Bach, Brahms, Liszt, Mozart, Stravinsky, Gershwin, Bernstein, Takemitsu, Lutoslawsky e i giovani compositori contemporanei. In Duo Katia e Marielle  hanno fatto una sbalorditiva carriera a livello internazionale, richieste dalle più prestigiose orchestre, tra cui i Berliner Philharmoniker, Boston, Chicago and Cleveland Symphonies, Leipzig Gewandhaus, London Symphony, London Philharmonia, Los Angeles Philharmonic, Filarmonica della Scala, Wiener Philharmoniker. Hanno collaborato con famosi direttori come  Semyon Bychkov, Sir Colin Davis, Zubin Mehta, Seiji Ozawa, Antonio Pappano, Sir[img_assist|nid=5253|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=479] Simon Rattle, Esa Pekka Salonen. Sono ospiti regolari  dei più importanti festival, da Berlino a Blossom, Hollywood Bowl, Ludwigsburg, Luzern, Rheingau, Schleswig-Holstein, Tanglewood, Schubertiade in Schwarzenberg e Festival di Pasqua a Salisburgo. Katia e Marielle hanno inoltre suonato con gruppi musicali barocchi come The English Baroque Soloists diretto da Sir John Eliot Gardiner, il Giardino Armonico diretto da Giovanni Antonini, Musica Antiqua Köln diretto da Reinhart Goebel e Orchestra Barocca di Venezia diretto da Andrea Marcon. La prima registrazione di Katia e Marielle per la Philips della Rhapsody in Blue di Gershwin ha ricevuto un Gold Disc; da allora le sorelle Labèque hanno fatto numerose incisioni per Philips, Sony e EMI. Ora hanno fondato la propria casa discografica - KML Records – e hanno stretto un’efficace alleanza con la nuova etichetta Onyx Classics, che distribuirà i loro dischi. Alla Fondazione e a Sir John Eliot Gardiner è stata affidata la direzione artistica del Festival Anima Mundi a Pisa. Un altro progetto importante le vede coinvolte  in un programma soprattutto per bambini, sotto gli auspici di Zufunkt@BPhil della Fondazione dei Berliner Philharmoniker e reso possibile dalla cooperazione di Sir Simon Rattle.    Mayte Martin non è e non vuol essere considerata esclusivamente una cantante di flamenco, benché riconosca che le sue origini attingono alla tradizione del flamenco, che ha imparato ascoltando i dischi del padre. Contemporaneamente si è avvicinata al bolero e nel corso della sua carriera ha frequentato diversi stili musicali. Ha comunque sempre trovato la propria ispirazione nella tradizione popolare a cui adatta il proprio stile intenso, fatto di sobrietà e grande calore. Ha cantato molto nelle flamenco peñas di Barcellona, dove è esplosa la sua fama dopo la vittoria nel 1987 della Lámpara Minera  al Concurso Nacional de Cante de las Minas. Oltre a registrazioni dedicate al flamenco, Mayte Martin ha inciso due dischi di bolero, uno con il pianista jazz Tete Montoliù, l’altro con Moncho. [img_assist|nid=5254|title=|desc=|link=none|align=left|width=640|height=525]Venerdì 30 marzo 2007, ore 20.45 Teatro Comunale - Corso del Popolo 31 - TREVISO Katia & Marielle Labèquepianoforti Mayte Martincantora In programma: Lluís Vidal, Escenas populares, Suite per due pianoforti e voce su canti tradizionali spagnoli, Zorongo / Nana de Se villa  / Cafe de Chinitas Manuel De Falla, Nana (da Siete Canciones Populares Españolas) Joaquín Rodrigo, Pastorcillo Santo / Adela(da Canciones) Enrique Granados, La Maja dolorosa (da Tonadillas)      Maurice Ravel, Rhapsodie espagnole per due pianoforti Intervallo Rafael de León/Mayte Martin, Soneto de amor (arr. Joan Albert Amargós) José Luis Montón/Mayte Martin,  Inténtalo encontrar (arr. Joan Albert Amargós) Mayte Martin, Acaríciame por dentro (arr. Joan Albert Amargós) Carlos Gardel/Alfredo Le Pera, Sus ojos se cerraron (arr. Joan Albert Amargós) F. Garcia Lorca/Mayte Martin, Gacela del amor imprevisto (arr. Joan Albert Amargós) Canto tradizionale  Variaciones sobra un Zorongo (arr. Joan Albert Amargós) Juan Valderrama/Mayte Martin,  Vidalita (arr. Lluis Vidal) Paco de Lucia/Joan Albert Amargós,  Canción de amor  Joan Albert Amargós,  Capricho por Bulerias Biglietti: Intero: I settore € 27.00/ € 25,00 – II settore € 22.00/ € 20,00 – III settore € 17.00/ € 15,00 – IV settore € 10,00Ridotto: I settore € 22.00/ € 20,00 – II settore € 17.00/ € 15,00 – III settore € 14.00/ € 12,00 – IV settore € 8,00Speciale Giovani fino a 19 anni: € 8.00 .Info: tel. 0422540480