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Mario Martone presenta Noi credevamo al Cinemazero di Pordenone

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PORDENONE - Arriva a Pordenone l’attesissimo regista Mario Martone per presentare la sua acuta e documentata ricostruzione del Risorgimento italiano nel film Noi credevamo. Lunedì 29 novembre, al termine della proiezione delle 19.30 Martone incontrerà il pubblico di Cinemazero per raccontare motivazioni e retroscena di una pellicola interpretata da attori emergenti, ma anche dai bravissimi Toni Servillo (nel ruolo di Giuseppe Mazzini), Luca Zingaretti, Luigi Lo Cascio.

Un cast di tutto rispetto per un film che si propone come una rivisitazione del Risorgimento messa in scena con grande accuratezza filologica e maniacale attenzione iconografica.Martone a Cinemazero sarà introdotto dallo studioso, critico e giornalista Lorenzo Codelli che ha curato un’ampia sezione nel volume Noi credevamo, edito da Bompiani, contenente la sceneggiatura completa del film scritta a due mani dal regista insieme a Giancarlo De Cataldo.Per l’appuntamento con Martone è prevista una prevendita dei biglietti negli orari di cassa del cinema a partire da venerdì 26 novembre 2010.

Presentato con successo alla 67esima Mostra del Cinema di Venezia e liberamente tratto dall'omonimo romanzo di Anna Banti, il film narra la storia di tre ragazzi del sud Italia che, in seguito alla feroce repressione borbonica dei moti che nel 1828 vedono coinvolte le loro famiglie, maturano la decisione di affiliarsi alla Giovine Italia di Giuseppe Mazzini. Attraverso quattro episodi che corrispondono ad altrettante pagine oscure del processo risorgimentale per l’Unità d’Italia, le vite di Domenico, Angelo e Salvatore verranno segnate tragicamente dalla loro missione di cospiratori e rivoluzionari, sospese come saranno tra rigore morale e pulsione omicida, spirito di sacrificio e paura, carcere e clandestinità, slanci ideali e disillusioni politiche.

 Originale e realistico, Noi credevamo porta sotto la luce dei riflettori la Storia, una parte poco conosciuta e quasi dimenticata dalla storiografia ufficiale. Contraddistinto da un ritmo sostenuto, caratterizzato da colpi di scena e da una fotografia di alto livello, nel film, attraverso la vita dei protagonisti, lo spettatore ripercorre alcune fra le pagine più importanti della storia risorgimentale, pagine perdute e oscurate, riscoprendo persone vere che hanno contribuito attivamente all’unificazione.

Domenico, Angelo e Salvatore” - afferma il regista Mario Martone -  incarnano modi profondamente diversi di vivere l’esperienza della clandestinità, della cospirazione e della lotta armata, modi che ancora oggi è possibile cogliere intorno a noi, se non ci si limita ad appiattire problemi enormi come quello dell’indipendenza dei popoli su uno schema superficiale. La loro storia ha per sfondo la tormentantissima nascita dello stato italiano, le scelte di un paese eternamente diviso in due (allora tra monarchici e repubblicani), il contrasto dilaniante tra azione e disillusione che segna da allora, come un pendolo amaro, ogni fase della nostra storia. Guardando la radice della nazione italiana si scorgono molte cose della pianta che ne è sviluppata.

Anche nel film di Martone viene dunque rappresentata la solita sordida e deleteria storia italiana di sempre, la tendenza ad allearsi con il più forte, una quasi genetica incapacità a fare fronte comune, una spinta inarrestabile a dividersi, a diffidare gli uni degli altri, anche all'interno dello stesso schieramento, una specie di coazione a ripetere della nostra politica. Martone inoltre, con uno sguardo che ha le sue origine al sud, ribalta la tesi che il meridione abbia rovinato il nord, evidenziando come il popolo, come troppo spesso accade, finisce con l'essere più spettatore e oggetto che non protagonista del proprio futuro.

Lunedì 29 novembre 2010, ore 19:30

SalaGrande di Cinemazero - PORDENONE

Mario Martone presenta Noi Credevamo

Info: Cinemazero

tel. 0434.520404 

cinemazero@cinemazero.it

www.cinemazero.it