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Al via il festival Lo spirito della musica di Venezia

E20
Tra gli appuntamenti l'Otello verdiano, Mariko Mori in Butterfly e il live di Keith Jarrett

VENEZIA - Tra il 20 giugno e il 24 agosto 2013 Venezia ospita la prima edizione del Festival Lo spirito della musica di Venezia, che coinvolgerà solisti, orchestre e gruppi da camera locali e internazionali in un progetto di valorizzazione dell’enorme tradizione propria della città lagunare.

Con tre rappresentazioni – il 10, 14 e 17 luglio nel Cortile di Palazzo Ducale – evento di punta sarà l’Otello verdiano, ripresentato in Giappone lo scorso aprile nella trionfale tournée del Teatro La Fenice dopo averne inaugurato la stagione lirica. L’opera tornerà a occupare il magico spazio del Palazzo dopo più di quarant’anni di assenza, riprendendo la tradizione degli storici spettacoli realizzati negli anni ’60 con Mario Del Monaco protagonista, che fecero di Venezia il palcoscenico del mondo per l’interesse artistico e mediatico che suscitarono. Interrotta nel 1970, quella felice consuetudine verrà rilanciata quest’anno con un nuovo allestimento ideato dal regista Francesco Micheli, dallo scenografo Edoardo Sanchi e dalla costumista Silvia Aymonino. Il maestro coreano Myung-Whun Chung dirigerà l’Orchestra e il Coro del Teatro La Fenice e un prestigioso cast formato nei ruoli principali da Gregory Kunde (Premio Abbiati 2012 per il ruolo di Otello), Lucio Gallo e Carmela Remigio, mentre al regista serbo Emir Kusturica sarà affidata la realizzazione di un film in 3D tratto dallo spettacolo.
L’Otello, oltre che per la trama di derivazione shakespeariana, anche dal punto di vista musicale è un appassionato omaggio a Venezia, a cominciare dal canto di Cassio, il cui stile rievoca quello dei gondolieri. Ma a ben guardare il tributo che Verdi offrealla città lagunare ha anche ascendenze più colte e meno immediatamente riconoscibili, come nel terzo atto, dove, all’arrivo degli ambasciatori della Serenissima, gli squilli di tromba sono composti in base ai criteri di spazializzazione del suono inventati nel Cinquecento da Adrian Willaert e Giovanni Gabrieli nell’ambito della scuola marciana.

Momento di grande suggestione musicale e spettacolare, l’Otello a Palazzo Ducale non sarà però che uno dei tanti appuntamenti dell’ampio festival estivo che – come il titolo Lo spirito della musica di Venezia suggerisce – dal 20 giugno al 24 agosto 2013 coinvolgerà solisti, orchestre e gruppi da camera locali e internazionali in un progetto di valorizzazione dell’enorme tradizione propria della città lagunare, che si è contraddistinta in ogni tempo per il coraggio delle proposte in ambito musicale e scenico, sia in termini produttivi che per quanto riguarda l’inesausta ricerca di novità, perseguita guardando sempre avanti senza mai indugiare alla nostalgia del passato.

E proprio l’unicità di Venezia, perenne ‘cantiere’ di sperimentazione artistica, costituisce il filo conduttore della rassegna: la sua innata tendenza all’innovazione e lo sguardo ‘moderno’ che la caratterizza in ogni epoca sono infatti rievocati e ribaditi sin dall’evento di apertura, un nuovo allestimento della Butterfly pucciniana nato dalla collaborazione tra due istituzioni centrali nel panorama cittadino e internazionale come la Fenice e la Biennale Arte: la produzione, che ha il sostegno del Circolo LaFenice e che debutterà in Teatro il 21 giugno con la regia di Àlex Rigola e la direzione di Omer Meir Wellber, vede l’artista visiva Mariko Mori nel ruolo per lei inconsueto di scenografa e costumista. L’operazione, che mette a confronto il Giappone di oggi con l’immaginario favoloso e archetipico del capolavoro di Puccini, stabilisce una relazione inedita e fruttuosa tra la riflessione estetica contemporanea e l’inesausta validità dei miti portati in scena dal melodramma.

Sul versante contemporaneo, oltre al coinvolgimento di Mariko Mori in Butterfly, un’altra importante iniziativa è dedicata a uno dei protagonisti del Novecento musicale, il veneziano Bruno Maderna, che sarà un po’ il nume tutelare di questa edizione del festival: i quarant’anni dalla sua precoce scomparsa saranno ricordati il 6 luglio alle Sale Apollinee con una giornata speciale, in cui una quarantina di compositori italiani proporranno in prima assoluta altrettanti brani composti per l’occasione ed eseguiti da una compagine di grande esperienza come l’Ex Novo Ensemble di Claudio Ambrosini.

Nell’articolare il suo fitto programma, il festival, ancor più che l’anteprima dell’anno scorso, si caratterizzerà per la dislocazione dei suoi appuntamenti in moltissimi luoghi del centro storico ma anche delle isole e della terraferma. Oltre agli spazi della Fenice – Sale Apollinee e Sala Grande –, la programmazione si snoderà infatti tra le basiliche di San Marco e dei Frari e chiese storiche come quelle della Pietà, di San Moisè, di San Salvador, di San Donato a Murano e di San Lorenzo e San Girolamo a Mestre, tra siti monumentali quali il cortile di Palazzo Ducale, la Scuola Grande di San Rocco e il Laurentianum di Mestre, e antichi palazzi dalla storia plurisecolare come Palazzo Contarini Polignac o Palazzo Grimani.

Particolarmente significative saranno poi le sedi delle due serate d’anteprima e di conclusione del festival: l’anteprima, il 20 giugno, inaugurerà non solo il festival, ma anche e soprattutto la cantoria lignea settecentesca della Chiesa di San Rocco, restituita alla fruizione musicale dopo un importante restauro e più di 80 anni di oblio nei magazzini. Montata l’ultima volta nel 1927, la cantoria tornerà visibile in tutto il suo splendore il 20 giugno, quando ospiterà un concerto di musiche di Mendelssohn, Frescobaldi e Brahms eseguite dal Coro del Teatro La Fenice diretto da Claudio Marino Moretti con Ulisse Trabacchin all’organo Nacchini della Chiesa. La serata conclusiva del festival si terrà invece il 24 agosto nella straordinaria cornice naturale di Cortina d’Ampezzo, perla delle Dolomiti, estendendo così al territorio regionale il raggio d’azione del festival.
Gli altri numerosi eventi, più di una quarantina, si articoleranno in una decina di sezioni centrate su vari aspetti della vita musicale veneziana.
La prima, dal titolo Venezia e l’Oriente, oltre alla giapponese Madama Butterfly di Mariko Mori (21-30 giugno, Teatro La Fenice) proporrà un concerto della Vietnam National Symphony Orchestra diretta da Honna Tetsuji con il violinista Bùi Công Duy (9 luglio, Teatro La Fenice), in programma il Concerto per violino e orchestra e la Settima Sinfonia di Beethoven.

La sezione Verdi a Palazzo Ducale, dedicata a Giuseppe Verdi nel bicentenario della nascita, oltre a Otello (10, 14 e 17 luglio) comprenderà un secondo prestigioso evento nel Cortile di Palazzo Ducale: la Messa da Requiem (19 luglio) diretta anch’essa da Myung-Whun Chung con il soprano Hui He, il mezzosoprano Daniela Barcellona, il tenore Fabio Sartori. Il 21 luglio sempre alla Fenice sarà poi di scena la grande danza, con un Gala internazionale di giovani danzatori che hanno studiato e si sono diplomati nelle principali accademie internazionali, tra cui  l’Académie de Danse Princesse Grace di Monaco, l’École de Danse de l’Opéra di Parigi, la English National Ballet School di Londra, l’Escuela Nacional de Danza de Cuba, la John Cranko Schule di Stoccarda, la Scuola Accademica Agrippina Vaganova di San Pietroburgo, la Scuola del Balletto di Toscana e la Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala di Milano. Spettacolo con il sostegno del Console Onorario del Principato di Monaco a Venezia.
Venezia Classica sarà il titolo di una sezione dedicata a due concerti di grande musica classica: uno del violinista Uto Ughi, che in duo con Bruno Canino proporrà alcuni suoi cavalli di battaglia quali la Ciaccona di Tomaso Antonio Vitali, la Sonata a Kreutzer di Beethoven, l’Introduzione e Rondò capriccioso di Saint-Saëns e la Fantasia Carmen di Sarasate (2 luglio, Teatro La Fenice, patron dell’evento Acqua di Parma); l’altro, Fenice metropolitana, ospiterà al Teatro La Fenice l’orchestra veronese I Virtuosi Italiani, impegnata nella Quinta Sinfonia di Beethoven sotto la direzione di Alvise Casellati (25 luglio).

Dopo il concerto dedicato lo scorso anno a Sara Mingardo, prosegue l’omaggio della Fenice ai grandi interpreti veneziani che si sono affermati a livello internazionale con un Omaggio a Lorenzo Regazzo (5 luglio, Teatro La Fenice) nel quale l’irresistibile basso veneziano, affiancato dai pianisti Dimitri Romano e Gianni Cappelletto e da quattro giovani interpreti di sicuro talento, proporrà sette canzoni veneziane di Mayr, Buzzolla, Hahn e Bianchini per vestire poi i panni di Mustafà, Don Pasquale e Dulcamara in una serie di arie e duetti dall’Italiana in Algeri di Rossini e da Don Pasquale e L’elisir d’amore di Donizetti.
Ampie saranno anche le sezioni storiche dedicate alla musica antica, al barocco e al Novecento. L’officina di Monteverdi proporrà quattro concerti di musica antica che partendo dal Trecento della Messa di Notre Dame di Guillaume de Machaut con l’ensemble Ring Around (21 e 23 luglio, chiese di San Moisè e San Girolamo) e passando per il Tre-Quattrocento di Venetia mundi splendor con l’Ensemble Oktoechos diretto da Lanfranco Menga (1, 2 e 3 luglio, Chiese di San Girolamo, San Donato e San Salvador) giungeranno al primo Cinquecento di Tutte frottole! con il Ring Around (19 e 22 luglio, Scuola Grande di San Rocco e Palazzo Contarini Polignac) per culminare con uno spettacolo di teatro musicale ideato da Lorenzo Arruga dal titolo Processo a Monteverdi, prete, alchimista e libertino affidato all’attore Ruggero Dondi con musiche dall’Incoronazione di Poppea interpretate da Sara Mingardo e da quattro giovani cantanti accompagnati da membri dell’Orchestra Barocca del Festival (13 luglio, Sale Apollinee del Teatro La Fenice).

Una sezione particolare sarà dedicata all’Orchestra Barocca del Festival «Lo spirito della musica di Venezia», una nuova formazione nata in collaborazione con la Regione del Veneto sotto la supervisione del maestro Stefano Montanari, uno dei più autorevoli interpreti italiani di musica antica dell’ultima generazione, che ne ha diretto e coordinato il progetto musicale. Formata da 12 strumentisti specializzati nel repertorio barocco, l’orchestra sarà guidata dal primo violino e concertatore Giorgio Fava in nove concerti che alterneranno un repertorio da camera di musiche di Albinoni, Vivaldi, Telemann, Tartini e Galuppi (15 e 26 luglio, Scuola Grande di San Rocco) a un repertorio da chiesa di musiche di Scarlatti, Gentili, Caldara, Albinoni, Vivaldi e Galuppi (8, 11, 16 e 27 luglio, chiese di San Salvador e della Pietà e Scuola Grande di San Rocco) a un repertorio misto (6, 7 e 12 luglio, Laurentianum di Mestre, Palazzo Grimani, Palazzo da Mula a Murano).

Vivaldi Millennium sarà il titolo di un’ampia sezione dedicata al Settecento veneziano e più in generale al mito di Venezia nella musica europea sette otto e novecentesca. Il soprano Rosemary Forbes-Butler proporrà un concerto diviso in due parti: nella prima, accompagnata dal clavicembalo, canterà musiche di Alessandro Marcello, Barbara Strozzi, Monteverdi, Vivaldi e Händel, per terminare con la canzone di Porzia dal Mercante di Venezia diShakespeare nell’intonazione di Thomas Arne; nella seconda, accompagnata dal pianoforte, partirà dalla stessa canzone di Porzia intonata da Francis Poulenc per toccare varie riletture del genere della barcarola veneziana ad opera di Fauré, Mendelssohn, Buzzolla e Hahn (1 luglio, Sale Apollinee). Miscellaneo sarà anche il concerto dei Virtuosi Veneti Viaggio musicale da Venezia a Salisburgo (7 luglio, Sale Apollinee) che da Marcello, Vivaldi e Galuppi giungerà a Mozart e Rossini. Una riflessione molto particolare sull’influenza europea della musica veneziana sarà quella proposta dall’organista Antonio Frigé nei due concerti gemelli dal titolo Echi veneziani nel barocco organistico tedesco (17 e 18 luglio, Duomo di San Lorenzo a Mestre e Basilica dei Frari), nei quali partendo da Andrea Gabrieli e dal suo allievo tedesco Hans Leo Hassler, uno dei primi a diffondere oltralpe le conquiste della Scuola veneziana, proporrà concerti di Albinoni, Gentili, Marcello e Vivaldi trascritti per organo da Johann Gottfried Walther e da Johann Sebastian Bach, accanto a brani originali di Galuppi, Bach e Pachelbel. Imperniati su Vivaldi saranno i due concerti dei Virtuosi Italiani diretti da Alberto Martini alla Chiesa della Pietà (6 e 12 luglio), intitolati Trascendenza e umane passioni con Vivaldi accostato a Telemann e Bach, e La maestria e l’ingegno con Vivaldi accostato ad Albinoni, Pergolesi e Tartini. Il concerto in Basilica di San Marco dei Solisti della Cappella Marciana diretti da Marco Gemmani sarà quest’anno dedicato alla Cappella Ducale nel Settecento (15 luglio, in collaborazione con la Procuratoria di SanMarco), mentre i due concerti organizzati alle Sale Apollinee in collaborazione con il Venetian Centre for Baroque Music saranno dedicati ad Arcangelo Corelli e alla sua eredità veneziana nel tricentenario della morte del compositore (23 luglio, con l’ensemble L’Arte dell’Arco) e alle sonate per violoncello e continuo di Antonio Vivaldi e Francesco Geminiani con Francesco Galligioni al violoncello (27 luglio).

Al Novecento storico e alla musica d’oggi sarà dedicata la sezione Contemporanea, che si aprirà con la già citata Maratona per Bruno, 37 prime assolute di compositori italiani per Bruno Maderna a quarant’anni dalla scomparsa, con brani di 3-4 minuti proposti in successione continua nell’interpretazione dell’Ex Novo Ensemble (6 luglio, ore 11 e ore 15, Sale Apollinee). Seguiranno, sempre alle Sale Apollinee, due ulteriori concerti dell’Ex Novo Ensemble intitolati Icaro o del febbrile sperimentare. Un simbolo per Venezia con musiche a cavallo tra Francia e Venezia di Koechlin, Debussy, Maderna, Roussel, Ambrosini e Malipiero (10 luglio) e Verso una nuova scuola veneziana con musiche di Vivaldi, Maderna, Wolf-Ferrari, Malipiero e Ambrosini (12 luglio). Alcuni membri dell’Orchestra del Teatro La Fenice saranno coinvolti in veste solistica nei due concerti Per Benjamin Britten nel centenario della nascita, con due Canticles, alcuni Folk Songs e i Sonnets of Michelangelo interpretati dal tenore Mirko Guadagnini (14 luglio, Sale Apollinee). A Malipiero, Maderna e alla loro passione per la musica antica sarà dedicato un concerto dell’Orchestra Filarmonica di Bacau diretta da Dario Bisso Sabàdin alla Chiesa della Pietà, con due sinfonie di Malipiero e due trascrizioni di Maderna da Gabrieli e dal Fitzwilliam Virginal Book (24 luglio). Musiche dagli archivi dell’Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini sarà infine il titolo di un ciclo di quattro concerti dedicati a Giovanni Morelli e ideati dal pianista e musicologo Jakub Tchorzewski che accosteranno musiche cameristiche di Rota, Gorini, Manzoni, Casella e Malipiero a brani di Brahms, Stravinskij, Lutoslawski, Szymanowski e Šostakovi? (19, 24, 26, 28 luglio, Sale Apollinee).

Keith Jarrett, uno dei più grandi nomi del jazz mondiale, terrà alla Fenice una delle tappe della tournée europea con cui celebra i 30 anni del suo leggendario sodalizio con il contrabbassista Gary Peacock e il batterista Jack DeJohnette (16 luglio, in collaborazione con Veneto Jazz).
All’officina della musica veneziana guarderanno infine anche i tre concerti pianistici interpretati da alcuni dei più recenti vincitori del Premio Venezia, Antonio Di Dedda (2009), Leonardo Pierdomenico (2011) e Giulia Rossini (2012), organizzati in collaborazione con la Fondazione Amici della Fenice (3, 8 e 15 luglio, Sale Apollinee).

Dal 20 giugno al 24 agosto 2013

VENEZIA - location varie

Lo spirito della musica di Venezia - I edizione

Lo spirito della musica di Venezia è ideato e curato dalla Fondazione Teatro La Fenice in collaborazione con la Regione del Veneto, il Comune di Venezia e la Camera di Commercio di Venezia, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Info: www.teatrolafenice.org