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Oltre il nostro confine, cinema al femminile al Candiani

ConSequenze
Mestre (VE) - Con Da quando Otar è partito prende il via Giovedì 1 marzo alle ore 21.00, al Centro Culturale Candiani in occasione dei festeggiamenti per la festa della donna, la rassegna cinematografica Oltre il nostro confine, organizzata in collaborazione con l’Associazione Lucrezia Marinelli, nell’ambito dell’iniziativa L’occhio delle donne. L’Associazione, che prende il nome dall’omonima scrittrice veneta nata nel 1571 e autrice del libro Della Nobiltà et eccellenza delle donne pubblicato a Venezia nel 1600, è nata nel 1990 a Sesto San Giovanni (in provincia di Milano) da un gruppo di donne che la presidente Nilde Vinci, da sempre appassionata di cinema, ha saputo coinvolgere nel viaggio tra i film delle registe per scoprire in che modo la realtà venisse interpretata dagli occhi di una donna e come la storia di questi ultimi anni vi avesse inciso, con un’attenzione particolare alla professionalità femminile nell’industria del cinema. Diverse e importanti le iniziative dell’associazione di cui ricordiamo, la Rassegna Cinematografica L’occhio delle donne per e con il Comune di Sesto San Giovanni giunta ormai alla sedicesima edizione, le rassegne di film a regia femminile a Melzo (provincia di Milano) e a Trieste, la realizzazione e la stampa de Dizionario delle Registe dal 1896 al 1996, il primo del genere in Italia. Per diffondere il materiale video raccolto, ora consultabile anche sul sito web, sono stati inoltre redatti numerosi fascicoli intitolati: L’occhio delle donne – Repertorio dei Film delle registe in Videocassetta mentre, l’archivio cartaceo e video iniziato nel lontano 1990, ha assunto ora proporzioni davvero interessanti e offre un’immagine ampia e approfondita della produzione filmica femminile. La rassegna in progamma al Candiani, prosegue con la proiezione de Il mio nuovo strano fidanzato di Teresa De Pelegrí e Dominic Harari (giovedì 8 marzo, ore 21.00); La vita segreta delle parole di Isabel Coixet (giovedì 15 marzo, ore 21.00); Il cane giallo della Mongolia di Byambasuren Davaa (giovedì 22 marzo, ore 21.00); e Le ricamatrici di Eléonore Faucher (giovedì 29 marzo, ore 21.00), una serie di film che raccontano situazioni estreme, con amorevole partecipazione, e mostrano come il bisogno di riscatto degli esseri umani sappia muovere leve di creatività imprevedibili per trasformarle in spazi di speranza e libertà.Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti.