Fin dagli esordi l’artista opta per una scelta di tecniche e materiali che traducano, con immediatezza, il gesto in emozioni e concetti: predilige terre, creta, gesso che domina con grande abilità nell’eseguire il modellato. Questo tratto fondamentale dell’opera di Ettore Greco è evidente in Débâcle, distesa sterminata di figure contorte, ciascuna con una propria e ben definita fisionomia, che sarà esposta a San Rocco in una nuova versione, ridotta rispetto alla composizione presentata a Cento nel 2006.
Il Buon Ladrone e il Cattivo Ladrone, qui presentati per la prima volta, offrono due distinte proposte, autonome nella resa formale ed espressiva, ma strettamente connesse una[img_assist|nid=15928|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=429] all’altra, in un rimando di pose, di forme e impressioni. Le due figure, colte nel momento in cui la croce è ancora a terra e sta per essere issata, sono rese attraverso schiettezza di tratti, arti allungati, posizioni oblique e mosse, audaci e drammatiche espressioni plastiche che suggeriscono una profondità di campo e permettono di sentire quei corpi come vivi, anche se rappresentati ormai prossimi alla morte.
Nel San Sebastiano, Greco offre invece una versione personale dell’iconografia tradizionale del martirio del santo e sperimenta il motivo classico della quiete, inserendo un tocco personale con il frammento della figura. Colpito durante il suo soggiorno a New York dall’opera di Isamu Noguchi, scultore e architetto di giardini, che inserisce e frammenta la sua scultura all’interno di spazi naturali, l’artista decide qui di creare una figura incompleta, una “figura-paesaggio”, suggerendo al fruitore la ricostruzione dell’intero. Un sottile ramo entra nell’opera diventandone parte, ricorda il segno, l’origine, crea ombre e movimento, evoca elementi mancanti, smembra e riassesta, si fa strumento di equilibrio all’interno della composizione, si fa natura all’interno della scultura.
Alda Merini, più volte candidata al premio Nobel e considerata tra i maggiori autori di poesia dei nostri tempi, ha per l’occasione dedicato una poesia all’opera di Ettore Greco, pubblicata in catalogo, curato, come la mostra, da Mirella Cisotto Nalon e edito da Allemandi e Buffetti Arte.
Dal 12 novembre al 7 dicembre 2008
Oratorio di San Rocco, via Santa Lucia - PADOVA
Ettore Greco - Padova 2008
Vernissage: martedì 11 novembre, alle ore 11.45
Orario: martedì - sabato 09:30 – 12:30; 15:30 - 19:00. Lunedì chiuso
Ingresso libero
Info: Settore Attività Culturali – Servizio Mostre
infocultura@comune.padova.it
tel 0498753981
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