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Padova Jazz Festival: Brad Mehldau, Aaron Goldberg e i Cookers le stelle dell'edizione 2009

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[img_assist|nid=23950|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]PADOVA - Dal 15 al 22 novembre ritorna il Padova Jazz Festival con novità e riconferme: celebrazione della attualità e della tradizione del jazz e allo stesso tempo viaggio alla scoperta di aree e personaggi che troppo spesso restano nell'ombra. Attesi per l'edizione 2009, il Brad Mehldau trio, l'Aaron Goldberg trio con Joshua Redman e  la all star band dei Cookers  nell’omaggio a Freddie Hubbard. In apertura  domenica 15 novembre all’Auditorium del Conservatorio Pollini, la serata Magic Meetings con melodie ed arrangiamenti di Massimo Colombo eseguiti dal suo trio con la collaborazione dell'Orchestra degli allievi del Conservatorio Pollini diretti da Massimo Pastore. Lunedì 16 invece A Great Master Today è la giornata dedicata alla figura di Franco Cerri, musicista e didatta che è stato fondamentale per la diffusione del jazz nel nostro paese, con la presentazione del libro a lui dedicato da Antonio Ongarello e il concerto del suo quartetto, al Centro Culturale  Altinate San Gaetano, nuova e prestigiosa location del festival. Dal 17 novembre il programma propone tre concerti al giorno: [img_assist|nid=23951|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=538]alle 18:30  per il progetto Drums Dreams dedicato ai batteristi-leader, formazioni guidate dai batteristi veneti Massimo Chiarella, Tommaso Cappellato, Gianni Bertoncini e Mauro Beggio incontreranno il pubblico. Come ha scritto Francesco Martinelli, questo gruppo di concerti segnala la ulteriore democratizzazione del jazz, una musica in cui sempre più ogni strumento può assumere la funzione di leader, e in cui basso e batteria non sono più relegati in ruoli di accompagnamento e supporto: la batteria nel jazz moderno, in coerenza con l'origine africana della musica, è anche melodia e timbro, concezione confermata da concerti di altri gruppi guidati da batteristi, come Alex Riel e Marilyn Mazur, che si esibiranno rispettivamente il 17 e il 18 novembre al Centro Culturale Altinate San Gaetano, nella prosecuzione della serie Drums Dreams. Il trio di Riel rappresenta al meglio il jazz danese mentre la Mazur, di nascita scandinava, si è affermata presso il grande pubblico grazie alle sue collaborazione con Miles Davis e Jan Garbarek. Più tardi con il progetto Tuscany Live, negli stessi giorni al Bar dell'Hotel Plaza, il festival conferma la sua vocazione esplorativa, e attraverso i concerti dei gruppi guidati dal pianista Francesco Maccianti e dal contrabbassista Raffaello Pareti si potrà verificare se e come il jazz riesce a esprimere i ricchi umori della tradizione culturale toscana. Dal 19 novembre inizieranno i concerti nella prestigiosa sede del Teatro Verdi, con la serie Roots & Creativity che presenterà tre progetti  in cui si sposano innovazione e tradizione. Il 19 si esibirà il trio del pianista Brad Mehldau con Larry Grenadier al contrabbasso e Jeff Ballard alla batteria, in cui si incontrano il jazz da camera e i ritmi della musica contemporanea; il 20 il gruppo del giovane ma già affermato pianista Aaron Goldberg, che aggiorna la lezione degli anni Sessanta esplorando nuovi e freschi territori ritmici e armonici insieme a Joshua Redman, poderoso solista al tenore e brillante ed espressivo al soprano. Chiude questa serie di concerti il 21 novembre l'esibizione dei Cookers, vera e propria all-star mondiale di musicisti che sviluppano la tradizione degli anni Cinquanta celebrandone uno dei suoi più avventurosi solisti e compositori, il trombettista Freddie Hubbard recentemente scomparso. I nomi dei componenti di questo gruppo sono una specie di enciclopedia della storia del jazz: Eddie Henderson, David Weiss, Craig Handy, Billy Harper, George Cables, Cecil McBee, Billy Hart.Con il progetto Lady Leader”la musica tornerà poi al Plaza per presentare nella tarda serata del 19 e del 20 novembre le concezioni della sassofonista Cristina Mazza e della vocalist Rita Pacilio, l'una basata su una moderna rivisitazione dell'Hammond Trio, un classico del funk jazz, e l'altra sull'incontro tra jazz e poesia.Sabato 21 novembre, prima dell'esibizione della serie Drums Dreams al Bar dell'Hotel Plaza il direttore artistico del Festival Claudio Fasoli intervisterà Francesco Martinelli, curatore della edizione italiana del volume introduttivo di John Szwed Jazz! Una guida completa per ascoltare ed amare la musica jazz, recentemente pubblicato, ad aprire la significativa collaborazione tra due istituzioni del mondo musicale italiano, la EDT di Torino e la Fondazione Siena Jazz. Gli ultimi due momenti musicali del Festival avranno  lo sguardo rivolto al futuro: riuniti sotto il titolo di A Look Ahead ! il festival presenta il pianista Arrigo Cappelletti (21 novembre, Bar dell'Hotel Plaza, ore 23.00) con il sassofonista napoletano [img_assist|nid=23952|title=|desc=|link=none|align=left|width=640|height=481]Giulio Martino presenterà la sua ricerca di una via italiana al jazz fatta di lirismo, introspezione e collegamenti con altre culture, mentre il gruppo Marmaduke, istigato dal percussionista Massimo Barbiero e con Alexander Balanescu al violino, proporrà la sua musica in cui echi dell'Est Europa, rapidi scambi di fraseggi tra i musicisti, senza nessuna “gerarchia” tra solisti e accompagnatori, e indipendenza delle parti creano significative coincidenze dalle quali nasce una nuova idea collettiva (22 novembre, Centro Culturale Altinate San Gaetano, ore 12.00). Questo concerto - domenicale e mattutino per tradizione - suggella un programma che, nella sua organicità, chiede di essere vissuto nel suo complesso, invita a lasciarsi stimolare e incuriosire dalle mille facce di questa musica. Prodotto da Gabriella Piccolo Casiraghi e dall’Associazione Miles grazie al rinnovato sostegno del Comune di Padova, Fondazione Antonveneta e Regione Veneto, con un nuovo importante partner, Maserati, e per la prima volta con la collaborazione di Veneto Jazz, il Festival offre un intenso programma concepito dal direttore artistico Claudio Fasoli. Padova Jazz Festival 2009 si avvale della fornitura di strumenti musicali dell’eccellenza italiana quali: Fazioli (pianoforti), Proel (amplificazioni e batterie Gretsch), Ufip (piatti e percussioni). Dal 15 al 22 novembre 2009  PADOVA - locations varie Padova Jazz Festival 2009