VENEZIA – La giuria Arca CinemaGiovani, la più numerosa tra quelle presenti al Lido è composta da 70 ragazzi, di età compresa tra i 18 e i 26 anni e provenienti da Italia, Francia, Tunisia e Canada.
Arca CinemaGiovani è una manifestazione organizzata dall'Associazione ricreativa culturale sportiva delle Aziende Elettriche, presente a Venezia da 9 anni. I riconoscimenti Arca, rientrano tra i premi collaterali della Mostra Internazionale d'arte cinematografica di Venezia, e verranno assegnati venerdì 10 Settembre alle ore 18.30 presso Foscari 3 | The Culture Business place, Via Foscari 3, Lido di Venezia.
Con il consueto giorno di anticipo sui Leoni d'oro, le Giurie Arca CinemaGiovani hanno proclamato i loro vincitori:
Miglior film in concorso Venezia 67
Balada triste de trompeta di Alex de la Iglesia
Per una storia cupa e toccante in cui i protagonisti danzano su un filo che oscilla tra una bellezza tragica e un orrore sublime.
Per l'eccellente regia di un burattinaio capace di far muovere, in una Spagna ferita e straziata, due uomini dal volto sfigurato lungo il tortuoso filo della Storia. Per la prorompente entrata in pista di un cast eccezionale in grado di portare sulla scena con follia e originalità la ricerca di una pace irraggiungibile. Per un racconto scioccante e maestoso che fonde e alterna il fantastico, il privato, il politico con un passo che non dà tregua.
For its gloomy and touching story in which characters walk the thin wire between tragic beauty and sublime horror.
For how the director, as a master of puppets, led the two disfigured men in the complicated stream of the story on the background of a wounded and suffering Spain.
For the incredible impact of the acting, provided by a cast that was able to depict the quest for an unattainable peace in a lucid and yet insane way. For a shocking and majestic tale mixing politics, fantasy and introspection with an unstoppable pace.
Miglior film italiano a Venezia
20 Sigarette di Aureliano Amadei
Per aver saputo raccontare un dolore vissuto in prima persona con grande equilibrio e senza cedere a facili sentimentalismi. Per il rigore stilistico che resta inalterato nel passare dal dramma alla commedia, e per aver coraggiosamente aperto uno squarcio su una guerra che ormai ci vede impegnati da molti anni, al di là di ogni plausibile considerazione sulla sua utilità. Per averci ricordato che il cinema italiano oggi può e deve essere un occhio indiscreto e vigile sulla realtà che ci circonda, per raccontare quello che nessuno osa dire Per aver mostrato il dolore e la sofferenza attraverso un attento uso del linguaggio cinematografico e un'incisiva sperimentazione stilistica dei codici di genere.
For having depicted a sorrow lived in first person with balance and no unnecessary slush. For its rigorous style kept unchanged when shifting from drama to comedy, for having corageously unveiled a war we've been engaged for years in beyond any possible remark about it being useful or futile.
For reminding us that Italian cinema can be, and must be, a curious and attentive eye on reality. For telling us what noone dares to tell. For showing pain and suffering through a careful use of the cinematic language, for its effective experimentation with movie genres proper codes.
Premio Speciale Roberto Bognanno (dedicated to the memory of our beloved friend and colleague Roberto)
Potiche di François Ozon
Per aver raccontato con ironia, disinvoltura e delizioso aplomb il riscatto tutto al femminile di Susanne e la sua nuova collocazione nella società. Per la rigorosa eleganza e delicata sensibilità. La sua visione del mondo leggera e colorata ha riportato Roberto tra noi anche quest'anno. Ancora una volta. E sempre con lo stesso meraviglioso sorriso.
For describing Suzanne's deeply feminine redemption, as long as her new placement in society, with irony, nonchanlance and delicious aplomb. For its rigorous elegance and its gentle sensitivity. Its light and colorful world view brought Roberto back with us once again. Again and forever, with the same old bright smile.