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Udinese vicina al miracolo

Clacio Serie A

[img_assist|nid=12775|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]UDINE - Un pareggio ‘scatenato’, quello visto in campo tra Udinese e Lazio nel primo anticipo della massima serie di sabato 15 marzo. Il match è terminato 2-2, ma non senza colpi di scena.

Parte in sordina l’Udinese. Un primo tempo da dimenticare. La percezione è quella che la squadra di casa abbia terminato le pile. Cerca di riordinare le idee ma non ce la fa. Ci vorrebbe una flebo di ottimismo e miracolo per poter riaccendere le speranze europee. I bianconeri di fronte al pericolo-Lazio non reagiscono, si immobilizzano e si sgonfiano già dai primi minuti di gioco. I biancoceleste, con Brocchi in pole position, si sono rivelati un diavolo dalle mille code. Veloci e intraprendenti non risparmiano nulla ai padroni di casa e all’11’ è Tommaso Rocchi a mettere a segno il primo gol. L’Udinese in campo sembra l’ombra di se stessa e non riesce a rendersi pericolosa se non negli ultimi minuti del primo tempo. Non reagisce, non ci crede e non si prodiga per raggiungere un risultato che gli faccia intravedere, almeno in lontananza, l’Europa. Totò Di Natale si batte il petto e dichiara di essere stanco e non sentirsi in forma come a inizio campionato. Il break serve per raccogliere le idee e sorbirsi una strigliata dal mister. Il tunnel sputa fuori le squadre, ma stavolta il copione sembra quello di un’altra partita. La partenza bianconera si avvicina a quella di un motore diesel ma, pervenuto a temperatura, nessuno riesce più a fermarlo. Al 57’ l’Udinese approda al pareggio grazie a una deviazione di Ferronetti sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
La Lazio non molla e a 10 minuti dal triplice fischio finale Ledesma porta nuovamente in vantaggio la squadra con un tiro di destro che fulmina Handanovic. Il vantaggio ha i minuti contanti perché, all’86’, il solito Di Natale fa esplodere lo stadio Friuli pareggiando con un gran diagonale dall’interno dell’area. Nelle battute finali ancora brividi, sempre targati Udinese, che va vicinissima al vantaggio quando, né Pepe e tanto meno Di Natale, trovano il varco giusto per sorprendere Ballotta. Sugli spalti si battono i pugni per la clamorosa occasione mancata. Dopo aver raggiunto la Lazio, infatti, per ben due volte il miraggio della vittoria era veramente a due passi.

 

Interviste

Pasquale Marino, al termine della gara sottolinea l’ottimismo: Dobbiamo pensare positivo, qualche settimana fa una partita così l’avremmo persa. Abbiamo recuperato per due volte lo svantaggio , questo è un segnale di crescita caratteriale. La Lazio ha giocato meglio di noi nel primo tempo, per merito loro e demerito nostro. Poi la vera Udinese è venuta fuori nella ripresa. Ho visto una gara che, nel complesso, ha mostrato un grande equilibrio tra le due formazioni: dopo una supremazia della Lazio, la ripresa è stata targata Udinese. Nei primi minuti abbiamo avuto diversi problemi a seguire il ritmo degli avversari, ma poi siamo riusciti a mettere in campo la giusta determinazione.

Udinese

Handanovic 5,5; Zapotocny (85' Floro Flores) 6, Felipe 6, Lukovic 6,5; Ferronetti (70' Mesto) 6, Inler 6,5, D’Agostino (32' Isla) 6, Dossena 7; Pepe 5,5, Quagliarella 6, Di Natale 7. All. Marino

S.S. Lazio

Ballotta 6; Behrami 6, Siviglia 6,5, Cribri 6, Radu (78' Kolarov) 6,5; Mudingayi (63' Dabo) 6, Ledesma 7, Manfredini 6; Meghni (53' Vignaroli) 6; Bianchi 6,5, Rocchi 7. All. Rossi

 

Arbitro: Tommasi di Bassano d.G.

Ammoniti: Ferronetti, Bianchi, Felipe, Di Natale

Recupero: 1’ – 4’