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- Venerdì 8 febbraio, al Teatro Palamostre, entra nel vivo l’attenta ricognizione intorno all’attività artistica di Ugo Chiti, ideata e organizzata in sinergia per
ScenAperta tra le stagioni di Teatro Contatto e
Akrópolis 8 del Teatro Club, come primo tassello di una collaborazione che proseguirà anche a marzo con il progetto dedicato alla compagnia ravennate del Teatro delle Albe.
Ugo Chiti è oggi unanimemente considerato uno dei più creativi, stimati e pluripremiati autori-registi di teatro e di cinema del nostro Paese, ben presente anche nella nostra regione, dove sono stati proposti a più riprese alcuni suoi lavori, come
La Clizia di Machiavelli,
Quattro bombe in tasca,
I Ragazzi di via della Scala,
Genesi-I ribelli per Mittelfest 2006. L’ultimo importante riconoscimento teatrale è di quest’anno, in cui Chiti ha vinto il “Premio Riccione per il teatro” 2007 con il testo
Anna K, ispirato alla
Metamorfosi di Kafka, che nella prossima stagione vedrà come protagonista Giuliana Lojodice.
Sceneggiatore di successo per numerosi registi (sue le sceneggiature di molte pellicole di Francesco Nuti e Alessandro Benvenuti, quest’anno sceneggiatore del
best-seller di Saviano
Gomorra, dei
Manuali[img_assist|nid=11987|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=438]
d’amore 1 e 2 di Giovanni Veronesi e dell’
Imbalsamatore di Matteo Garrone), da vent’anni Chiti ha legato invece la sua scrittura teatrale, quasi in esclusiva, alla compagnia fiorentina dell’
Arca Azzurra e ai suoi straordinari attori, che hanno così la fortuna di poter interpretare ogni anno un ampio repertorio di ruoli scritti su misura per loro.
Per questo meritorio omaggio udinese a uno dei grandi maestri del teatro italiano, dopo l’applaudita apertura lo scorso sabato con lo spettacolo
Racconti solo racconti (ospite di Teatro Contatto), venerdì 8 sarà la volta di Decamerone – amore e sghignazzi (ospite di Akrópolis 8, sempre al Palamostre, ore 21), originale rilettura in cui Chiti prosegue il suo viaggio dentro le novelle di Boccaccio.
Dopo
Decameron-Variazioni del 1990 (allora tre novelle trattate con prospettive diverse, dall’allegoria alla commedia quasi borghese),
Amori e sghignazzi si muove con maggiore libertà e alternanza di toni dentro le pagine del capolavoro trecentesco. Gli sghignazzi delle beffe, i travestimenti, le doppiezze divertite al limite dell’iconoclastia, gli amori assoluti, i sacrifici estremi, la tragicità solenne degli innamoramenti contrastati o negati diventano materia drammaturgica e insieme gioco squisitamente teatrale. Lo spettacolo prende inizio da una delle novelle più squisitamente "boccaccesche" del
Decamerone: la vicenda di Masetto che "si fa mutolo e diviene ortolano in un monastero di donne". Poi prosegue con la lunga odissea di Alatiel, mandata dal padre in sposa al Re del Garbo e continuamente rapita, concupita e violata, in una favolosa circolarità che si presta anche a una tragicomica "involontaria" riflessione sulla condizione femminile, e con la storia di Alibech, che diviene “romita” e impara da Rustico il monaco, come si fa a [img_assist|nid=11988|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=474]"rimettere il diavolo nell’inferno", buffa, geometrica proiezione onirica di Masetto al femminile. Infine, dopo il fraseggio farsesco di questi racconti, si chiude con la tragica vicenda di Isabetta e dei suoi tre fratelli, in cui il tema ricorrente di amore e morte raggiunge il vertice della dedizione sentimentale.Tre grandi forze si confrontano nella commedia umana e governano le sorti del mondo: Fortuna, Ingegno, Amore, motori eterni che Chiti riscrive con la straordinaria tastiera di quella creatività linguistica, popolare e visionaria, lirica e tragica, di cui è impareggiabile maestro.
Sempre al Palamostre, infine,due ulteriori iniziative suggellano questo articolato progetto: alle ore 18, un incontro con lo stesso Ugo Chiti e gli attori della compagnia Arca Azzurra (Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Alessio Venturini) e nel dopo-spettacolo, alle ore 22.30, in collaborazione tra Teatro Club ed Erdisu di Udine,una conversazione con Gianfranco Scialino sul rapporto tra il testo originale di Boccaccio e la sua riscrittura scenica.
Decamerone-Amori e sghignazzi sarà replicato per l’Ert il 10 febbraio all’Auditorium di S.Vito al Tagliamento (ore 20.45).
Teatro Club Udine
Akrópolis 8
percorsi di teatro civile - ScenAperta 2007-2008
Venerdì 8 febbraio 2008
Teatro Palamostre, Piazzale Diacono - UDINE
Arca Azzurra – Firenze
Decamerone – Amori e sghignazzi
riscrittura di Ugo Chiti da
Decamerone di Boccaccio
con
Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti
Lucia Socci, Alessio Venturini
regia
Ugo Chiti
ore 18
incontro con Ugo Chiti e la compagnia
ore 21.00
spettacolo
ore 22.30
conversazione con Gianfranco Scialino
Info: tel. 0432.506925
www.teatroclubudine.it