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Weber, Dvo?ák e Paganini con il violino di Krylov al Verdi di Trieste

Classica
[img_assist|nid=23701|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]TRIESTE - Il terzo appuntamento con la rassegna sinfonica 2009 del  Teatro Verdi del 25 e 26 settembre a Trieste, vedrà sul podio  per la prima volta a Trieste il M° Moshe Atzmon. Ungherese di nascita, Atzmon  ha iniziato la sua educazione musicale a Budapest per continuare poi in Israele.   Per molti anni è stato direttore musicale all’Opera di Dortmund e ha lavorato in grandi teatri quali la Deutsche Oper a Berlino, l’Opera di Amburgo e di Basilea e la Royal Danish Opera. Ha ricoperto il ruolo di direttore principale di prestigiose orchestre  come le maggiori Orchestre di Londra e ha collaborato con i Berliner Philharmoniker, i Wiener Philharmoniker e  i Münchener Philharmoniker. Guiderà l’Orchestra del “Verdi” nell’esecuzione di un programma  che si apre con l’ Ouverture “Oberon”, adattamento della commedia Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare, composta da Carl Maria von Weber su invito del  Covent Garden di Londra  dove  Weber assistette alla prima il 12 aprile 1826. In questa ouverture, l’elemento fiabesco e il motivo cavalleresco riecheggiati dalla vicenda dell’opera shakespeariana trovano suggestivo rilievo assieme alle forze misteriose della natura e del soprannaturale evocate con grande poeticità dalla sensibilità romantica del compositore tedesco. L'Oberon, che fu completato poco prima della morte, nella delicatezza dell’ispirazione e nella trasparenza dell'ordito risente della disposizione d'animo onirica e quasi trasfigurata di chi sta per abbandonare la vita terrena. L’ouverture con la sua atmosfera magica e sognante resta una delle creazioni più eleganti e riuscite di  Weber. Farà seguito, nella prima parte del programma, il Concerto n.1 in re maggiore per violino e orchestra  op. 6, capolavoro di Niccolò Paganini che lo scrisse nel 1815-16 ma che fu pubblicato postumo, nel 1851. Il concerto è articolato nei tre movimenti convenzionali, ma ognuno di essi ha una struttura diversa. Il primo movimento, un Allegro maestoso, è basato sul contrasto fra un tema bellicoso e uno liricamente sentimentale unificati e sviluppati dallo strumento solista, il violino, che si esprime in acrobatiche esibizioni di bravura alternate a ripiegamenti lirici di melodiosa cantabilità. Il secondo movimento, un Adagio espressivo, è concepito come una grande scena operistica, in cui la parte del canto è sostenuta  non dalla voce, ma dal violino  con cui sembra che Paganini volesse descrivere ed interpretare l’accorata preghiera di una prigioniera. Nel  terzo movimento un  Rondò, allegro spiritoso infine, il violino mostra l’altra faccia di sé, sfrontata e demoniaca,  dando esibizione delle più iperboliche  acrobazie fino ad arrivare a registri impervi ed acutissimi. Le impennate virtuosistiche della composizione sono affidate all’interpretazione solistica del violinista russo Sergej Krilov, eccellente e affermato interprete dei repertori più impegnativi per  questo strumento che lo hanno imposto all’attenzione internazionale portandolo ad esibirsi nelle sale più importanti  e a collaborare con le personalità artistiche più prestigiose, primo fra tutti Mstislav Rostropovich con cui Krilov instaurò un rapporto di amicizia, oltre che di lavoro, e che ha rappresentato un punto di riferimento fondamentale nella sua carriera.   Il concerto proseguirà con l’esecuzione della Sinfonia n.7 op. 70 in re minore di Antónín Dvo?ák In essa riecheggiano i tributi a Brahms (e precisamente alla Terza sinfonia)  che, insieme a Wagner, ebbe sul compositore boemo grande ascendente. In questa composizione Dvo?ák supera i temi  del folclore nazionale boemo delle Danze slave, a cui fino ad allora era legata la sua notorietà, consacrandosi ad una  fama europea grazie ad una ispirazione compositiva in cui domina il pathos tipico di una sinfonia romantica concepita come un'intima confessione personale. Durante l’esecuzione dei concerti sinfonici,  sia serali che pomeridiani, è attivo, su prenotazione, uno spazio ricreativo custodito e gratuito  all’interno del Teatro Verdi per  i  bambini degli spettatori. Stagione Sinfonica 2009-2010   Venerdì 25 settembre 2009, ore 20:30 e sabato 26 settembre 2009, ore 18:00   Teatro Lirico Giuseppe Verdi, Riva III Novembre, 1  – TRIESTE   Orchestra Sinfonica del Teatro Verdi di Trieste direzione Moshe Atzmon con Sergej Krylov, violino esegue  Carl Maria von Weber, Oberon Antónín Dvo?ák, Sinfonia op. 70 Niccolò Paganini, Concerto n. 1 in re maggiore per violino e orchestra  op. 6   Info: Biglietteria del Teatro Verdi n. verde 800090373 www.teatroverdi-trieste.com