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Aspettando Godot

Stagione Teatrale 2010-2011

Dal 13 al 17 aprile 2011, ore 20:30

Giovedì 14 e domenica 17 aprile, solo alle ore 16:00

Aspettando Godot
di Samuel Beckett
versione italiana di Carlo Fruttero

con
Ugo Pagliai Estragone
Eros Pagni Vladimiro
Gianluca Gobbi Pozzo
Roberto Serpi Lucky
Irene Villa Il ragazzo
scena Jean-Marc Stehlé - Catherine Rankl
costumi Catherine Rankl
musiche Andrea Nicolini
luci Sandro Sussi
regia Marco Sciaccaluga

Teatro Stabile di Genova

Aspettando Godot di Samuel Beckett, con Ugo Pagliai (Estragone) ed Eros Pagni (Vladimiro), è lo spettacolo che nella stagione 2010 – 2011 porterà in giro per l’Italia il nome del Teatro Stabile di Genova, diretto da Carlo Repetti, che lo ha prodotto per la regia di Marco Sciaccaluga e l’interpretazione, accando ai due protagonisti, anche di Gianluca Gobbi (Pozzo), Roberto Serpi (Lucky) e Alice Arcuri (il ragazzo). La scena è firmata da Jean-Marc Stehlé e Catherine Rankl: costumi di Catherine Rankl, musiche di Andrea Nicolini e luci di Sandro Sussi.
«Non c’è nulla di più comico della tragedia» ha scritto Beckett. E Aspettando Godot è, appunto, una tragicommedia, costruita intorno alla condizione dell’attesa, di cui sono protagonisti due strani esseri umani, che per due atti si rtrovano sotto un albero spoglio in una deserta strada di campagna. Sono lì perché un certo Godot ha dato loro appuntamento. I due (e con loro anche gli spettatori) non sanno neanche esattamente chi sia questo Godot, credono comunque che quando arriverà li porterà a casa sua,  darà loro qualcosa di caldo da mangiare e li farà dormire all’asciutto. Gettati ai margini di una società che non conoscono, in uno spazio insieme astratto e concreto nel quale irrompe a un certo momento un’altra strana coppia (quella formata da Pozzo e Lucky), Estragone e Vladimiro sono due personaggi che sembrano usciti da una comica del cinema muto, abitanti di un universo (molto simile al nostro) dove la fantasia può invadere la scena e prendere il sopravvento sulla morte, facendo trionfare sul palcoscenico un eccentrico mondo interiore, fatto di lazzi, gestualità, non-sense e divertenti paradossi: la vita stessa, insomma.
Samuel Beckett (1906-1989) ha scritto in francese En attendant Godot (da lui stesso poi tradotto in inglese) nella seconda metà degli anni Quaranta, quasi in contemporanea con la trilogia dei suoi più celebri romanzi (Molloy, Malone muore e L’innominabile). Rappresentata per la prima volta a Parigi il 3 gennaio 1953, la commedia è nata e si è diffusa nell’alveo della ricerca e della sperimentazione, ma può oggi finalmente essere messa in scena e vista con lo stesso atteggiamento  con cui ci si pone di fronte ai grandi capolavori della drammaturgia di tutti i tempi.
Commenta il regista Marco Sciaccaluga: « Per due atti, Estragone e Vladimiro aspettano invano Godot, ma la grandezza della commedia non sta certo nel fatto che Godot non arriva mai, quanto piuttosto in ciò che accade mentre si aspetta il suo arrivo. E, nell’attesa, succedono moltissime cose: sempre molto concrete. Estragone e Vladimiro sono due personaggi opposti e complementari. Hanno bisogni diversi e sperano sempre di trovare nell’altro un interlocutore credibile. Si amano, ma non si sopportano. Sul piano figurativo, la nostra scelta (grazie anche all’inventiva dello scenografo Jean-Marc Stehlé) è stata quella di dare concretezza fisica alla “strada di campagna, con albero” nella quale i due protagonisti s’incontrano e aspettano Godot. Stehlé si è così ispirato dapprima alla pittura Bruegel il Vecchio, oltre che ai due quadri di Caspar D. Friedrich – tanto amati da Beckett - con la coppia che guarda la luna, inserendo poi il tutto in una sorta di diorama che evoca una campana di vetro con insetti in un Museo di storia naturale».
«Aspettando Godot – aggiunge il direttore dello Stabile di Genova Carlo Repetti - è un testo che ho lungamente desiderato produrre e che adesso arriva sul palcoscenico diretto da Marco Sciaccaluga anche grazie alla disponibilità di due grandi interpreti del teatro italiano, uno con noi da ben cinquant’anni, vero pilastro di questo Stabile, Eros Pagni, e l’altro Ugo Pagliai, compagno di lavoro di più recente data, artista ricco di talento».

Scheda Evento

Location:
Teatro Goldoni, San Marco 4650/b - VENEZIA