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Le Giornate del Cinema Muto 2009 ricordano i 60 anni della Jugoslovenska kinoteca

ConSequenze
[img_assist|nid=24273|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]PORDENONE - La quarta serata (martedì 6 ottobre) delle Giornate del Cinema Muto 2009 si apre con un omaggio alla Jugoslovenska kinoteca (oggi Archivio cinematografico nazionale della Repubblica di Serbia) fondata a Belgrado nel 1949. Dal nucleo originario di poche centinaia di copie, oggi l’Archivio ne conta circa 95 mila, numeri che le hanno fatto guadagnare il riconoscimento di più vasto archivio cinematografico dell’Europa sudorientale. Circa l’85% dei film della Jugoslovenska kinoteca sono stranieri e questo la rende particolarmente interessante per archivisti e ricercatori di tutto il mondo.   Ecco allora che il programma celebrativo di questa edizione del festival unisce ad alcuni film serbi di importanza storica, una serie di rari film stranieri. I film nazionali sono Sa verom u boga (Con la fede in Dio), girato nel 1932 da Mihajlo Al. Popovic, il più importante lungometraggio jugoslavo del periodo tra le due guerre, e Beograd po zimi[img_assist|nid=24274|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=519] (Belgrado in inverno) prodotto da Svetozar Botoric ?nel 1914. La parte internazionale del programma contiene alcune autentiche perle, come Akt-Skulpturen: Studienfilm für bildende künstler, girato nel 1903 da Oskar Messter; L’ostaggio di Luigi Maggi, del 1909; il film americano Hansel and Gretel, diretto da J. Searle Dawley nel 1909; e una splendida copia Pathé, colorata au pochoir, di Barcelone, principale ville de la Catalogne, realizzata da Segundo de Chomón nel 1912, oltre a un omaggio alla leggendaria figura di Henri Langlois, filmato nel 1954, in occasione della sua visita alla Jugoslovenska kinoteka. Le curiosità principali sono due cartoni animati degli anni Venti, non identificati, che hanno per protagonista “il re”, ossia Charlie Chaplin, e una selezione di “classici” porno muti, realizzati negli anni Venti, Trenta e Quaranta. Il completamento del nuovo edificio, che ospita varie sale cinematografiche, l’apertura di un nuovo deposito per la conservazione dei film a colori, la ricostruzione del vecchio deposito per le pellicole in bianco e nero, e infine l’istituzione di un nuovo dipartimento per il restauro digitale del sonoro e delle immagini: tutto ciò consente alla Kinoteka di valorizzare e conservare sempre meglio un patrimonio di singolare ricchezza. Info: La Cineteca del Friuli info@cinetecadelfriuli.org www.cinetecadelfriuli.org/gcm