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Romolo, il Grande di Dürrenmatt al Comunale di Treviso

Foyer
[img_assist|nid=16645|title=|desc=|link=none|align=left|width=130|height=130]TREVISO - Venerdì 12, sabato 13 e domenica 14 dicembre, al Teatro Comunale di Treviso andrà in scena lo spettacolo Romolo, il Grande di Friedrich Dürrenmatt per la regia di Roberto Guicciardini. Tra i lavori teatrali più comici ma allo stesso tempo più pessimistici di Dürrenmatt, questa commedia storica che non si attiene alla storia fu scritta nel 1949 e, dopo numerose revisioni, venne pubblicata nel 1964. La vicenda narra dell’Imperatore Romolo Augusto che disgustato dalla città di Roma decide di trasferirsi in campagna, dove, nel suo podere, inizia ad allevare i suoi polli a cui dà nomi dei grandi personaggi del passato, immergendo nello sfacelo generale tutto l’Impero e dando così la possibilità agli eserciti invasori di avvicinarsi a Roma. Alla testa del Regno c’è quindi un uomo che non vuole più assecondare le richieste della gente, un pazzo che alleva galline che si mostra la sua debolezza nel comando. In realtà questa è solo una maschera che serve per esprimere il suo rifiuto verso il mondo in cui vive perché non crede più negli ideali comuni vedendo solo i danni e la corruzione che essi comportano. Friedrich Dürrenmatt iniziò la sua carriera scrivendo racconti brevi e pezzi teatrali alla fine della seconda Guerra Mondiale. Le sue prime opere sono ricche di elementi macabri e oscuri, trattano di omicidi, torture e morte. Il suo esordio in teatro con Es steht geschrieben provocò uno scandalo che gli procurò notorietà anche oltre i confini svizzeri, nei primi anni '50 si mantenne scrivendo romanzi e nel 1956 ottenne fama internazionale con il dramma Visita della vecchia signora dramma venne rappresentato a New York, Roma, Londra e Parigi vincendo numerosi riconoscimenti. Negli anni '70 e '80[img_assist|nid=16646|title=|desc=|link=none|align=right|width=640|height=424] divenne attivo politicamente. Muore il 14 dicembre 1990 in seguito alle conseguenze di un infarto; solamente un anno prima aveva pubblicato la sua ultima opera: La valle del Caos. Dürrenmatt è stato protagonista del rinnovamento del teatro di lingua tedesca, trattando in chiave grottesca i problemi della società contemporanea e smascherando le meschinità nascoste dalla facciata perbenista della società svizzera. Tema centrale nella produzione dell'autore è anche il concetto di giustizia e nei suoi meccanismi di indagine e di giudizio, è incapace di cogliere il senso più autentico della verità umana. Roberto Guicciardini Considerato una delle figure di spicco del teatro italiano del '900, Guicciardini è regista d'Opera e di Prosa. Appartiene a una delle più antiche e prestigiose famiglie fiorentine ed è diretto discendente di Francesco Guicciardini. Tra le sue ultime regie teatrali figurano Enrico IV di Luigi Pirandello, Pigmalione di George Bernard Shaw, Romolo il Grande di Friedrich Dürrenmatt, Tito Andronico (con Mariano Rigillo) e Otello (con Sebastiano Lo Monaco) di William Shakespeare. Nel 1969 è tra i fondatori della compagnia Teatro della Rocca, con la quale ha messo in scena spettacoli come Perelà uomo di fumo da Il Codice di Perelà di Aldo Palazzeschi e Candido da Voltaire.   Stagione di prosa 2008-2009 Teatro Comunale Corso del Popolo 31 - TREVISO Dal 12 al 14 dicembre 2008 Venerdì 12 dicembre ore 20.45 Sabato 13 dicembre ore 20.45 Domenica 14 dicembre ore 16.00   Romolo, il grande commedia storica che non si attiene alla storia di Friedrich Dürrenmatt   con Mariano Sigillo, Anna Teresa Rossini, Luciano D’Amico, Pietro Faiella, Norma Martelli, Liliana Massari, Francesco Sala, Francesco Cutrupi, Davide D’Antonio, Francesco Frangipane, Roberto Pappalardo, Lorenzo Praticò, Alfredo Troiano regia di Roberto Guicciardini Sabato 13 dicembre alle ore 17.00 al Teatro Comunale, Caterina Barone presenterà lo spettacolo al pubblico. Interverranno i protagonisti . L’ingresso è gratuito. Info: Teatri S.p.A. – Società strumentale della Fondazione Cassamarca Tel. 0422.540480 biglietteria@teatrispa.it www.teatrispa.it